Roma, Viola e Benevento Il festival dei rigori generosi

26 ottobre 2017 – Milano

Arbitri protagonisti: molte decisioni al limite e dati rigori davvero generosi. La Var? Resta un passo indietro. Ok, può intervenire solo su chiaro errore, ma chi stabilisce questo confine?


INTER-SAMPDORIA 3-2 — Guida di Pompei, Var Fabbri
Guida si ritrova a dirigere una gara veloce con poche scorrettezze. Tutto sommato serata tranquilla anche per la buona vena degli assistenti che non sbagliano una valutazione. Insomma, la Var resta a riposo. Non ci sono ombre sulla rete che sblocca la gara: Skriniar si lancia in spaccata anticipando il portiere Puggioni senza commettere gioco pericoloso. Regolare anche il 2-0 nerazzurro: sul cross da destra c’è solo Valero in fuorigioco passivo. Nella ripresa niente offside anche sull’inserimento di Perisic autore dell’assist per Icardi (3-0). Nel secondo tempo arrivano i cartellini: il primo è per Murru (braccio largo su D’Ambrosio), poi nel finale tocca a Quagliarella (palla contesa a Handanovic dopo il 3-2), Gagliardini (colpito Praet) ed Eder.

CHIEVO-MILAN 1-4 — Di Bello di Brindisi, Var Damato.
C’era un po’ di pressione su Di Bello visto l’eco avuto dall’espulsione di Bonucci griffata Var e dalle successive dichiarazioni di Vincenzo Montella (“quel rosso è televisivo”). Alla fine serata tranquilla per l’arbitro, grazie anche alla piega presa dall’incontro con il Milan padrone. Siparietto dopo il vantaggio rossonero con Suso, proprio Montella si è rivolto al quarto uomo Di Martino con il sorriso chiedendogli: “Non c’è la Var? Tutto tranquillo…”. Di Bello poi ci ha messo del suo per evitare che la sfida s’incattivisse mostrando due gialli in avvio a Borini (entrata rude su Cacciatore) e Hetemaj (steso Suso) . Nella ripresa accade poco: regolare i due gol del Milan con Calhanoglu e Kalinic. Nel finale l’infortunio a Calabria: casuale lo scontro aereo con Gobbi, poi il difensore rossonero cade in maniera violenta sul terreno. Costretto a uscire in barella.
Manganiello di Pinerolo in Roma-Crotone. Ansa

Manganiello di Pinerolo in Roma-Crotone. Ansa

ATALANTA–VERONA 3-0 — Marinelli di Tivoli, Var Pairetto-Crispo
Nel primo tempo la Var protagonista: due gol annullati, uno per parte. Al 33’ Cornelius tiene in campo un pallone difficile e crossa rasoterra nell’area piccola dove Freuler si inserisce e insacca di destro. Doppio controllo della tecnologia: Cornelius passa quello sul pallone crossato dal fondo (non è uscito), ma non quello sul fuorigioco. Al 39’ tocca al Verona: Gollini miracoloso su Kean, sulla respinta Verde tira a botta sicura, ma l’attaccante ex Juventus devia in rete facendo un danno alla sua squadra perché si trova in offside. Nella ripresa ok il 3-0 di Kurtic.
JUVENTUS-SPAL 4-1 — Pasqua di Tivoli, Var Gavillucci, Minelli
Nella ripresa la Var entra in campo facendo annullare due gol. Molto pesante il primo episodio perché sul punteggio di 2-1 la Spal trova la rete del possibile pari. L’azione si sviluppa da calcio d’angolo: il pallone arriva dalle parti di Paloschi che da due passi colpisce la traversa, poi Oikonomou mette dentro di testa. L’assistente alza la bandierina e a questo punto Pasqua chiede la conferma della Var: non proprio rapidi nell’aiutare il collega, anzi ci mettono più del dovuto a capire che è proprio Oikonomou a dare palla a Paloschi (con Pasqua che dice all’auricolare «ma cosa state facendo…»). Alla fine gol annullato giustamente. Così come è ok cancellare il 5-1 di Higuain: questa volta moviola rapida a scovare in offside il piede dell’argentino.
BOLOGNA–LAZIO 1-2 — Massa di Imperia, Var Orsato-Peretti
Al 18’ rigore per la Lazio: netto, Masina abbatte Milinkovic. Nella ripresa gialli per Bastos, Falletti e Radu.
CAGLIARI–BENEVENTO 2-1 — Irrati di Pistoia, Var Maresca-Giallatini
Due rigori e il gol decisivo all’ultimo respiro. Nel primo tempo Sau lanciato in area entra in contatto con Di Chiara: toccato sulla gamba e anche spinto, giusto fischiare il fallo. Nel recupero della ripresa duello tra Faragò e Iemmello (entrambi sono nati a Catanzaro), nulla di clamoroso, ma per l’arbitro vale il penalty. La Var non cambia la decisione essendoci una spinta minima, ma resta un rigore parecchio generoso. Proprio il tempo perso per dare tempo alla Var di verificare, allunga la partita e Pavoletti trova la rete del 2-1 nel recupero del recupero.
FIORENTINA–TORINO 3-0 — Mariani di Aprilia, Var Giacomelli-Pinzani
Al 29’ della ripresa il rigore che chiude la partita: Barreca appoggia la mano su Chiesa che crolla a terra. L’arbitro punisce il gesto con il rigore più il rosso per la chiara occasione da gol (porta spalancata). Moltissimi dubbi anche su questa decisione: la spinta (se c’è) sembra davvero minima. Anche qui in presenza di un contatto la Var resta in disparte.
GENOA–NAPOLI 2-3 — Mazzoleni di Bergamo, Var Doveri-Abbattista
Qualche ombra sul secondo gol del Genoa: siamo ai millimetri, ma Rigoni potrebbe essere anche in fuorigioco quando serve l’assist a Izzo.
ROMA–CROTONE 1-0 — Manganiello di Pinerolo, Var Abisso-Longo
Gara decisa da un rigore molto, ma molto generoso: Kolarov cade in area dopo un contrasto con Mandragora apparso regolare. L’arbitro indica il dischetto il Var Abisso fa il Ponzio Pilato: il leggero contatto gli basta per non considerare il fischio del collega un errore evidente. Nella ripresa ammonito Budimir per simulazione, ma l’incrocio con Fazio è simile a quello punito su Kolarov. Insomma, magari non sarà rigore, ma dare giallo… Pure qui Var silente.
SASSUOLO–UDINESE 0-1 — Tagliavento di Terni, Var Aureliano-Dobosz Annullato un gol a Samir, prima c’era fallo di Perica. Nella ripresa Matri messo giù al limite dell’area: ok la punizione e non il rigore.

 Francesco Ceniti 

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