Roma, tutto facile con lo Zorya: El Sha, Smalling e Abraham firmano il 3-0

Nessun problema per gli uomini di Mourinho, che in terra ucraina vincono la seconda partita del girone di Conference League, portandosi in testa al gruppo C a punteggio pieno

Voleva vincere e ci è riuscito. Mourinho festeggia le sue 200 partite europee con l’ottavo successo in giallorosso (su 10 partite totali), segnato dai gol di El Shaarawy nel primo tempo e di Smalling ed Abraham nella ripresa. Vittoria giusta, meritata, con la Roma che ha dato spazio a tante seconde linee ma ha cambiato davvero passo quando dopo 18 minuti della ripresa Mourinho ha buttato dentro Zaniolo ed Abraham. Lì la partita è cambiata e l’equilibrio precedente si è di colpo spezzato a favore dei giallorossi. Nella Roma in evidenza El Shaarawy, ma anche Abraham e Darboe.

decide elsha

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Mourinho sorprende ancora tutti, confermando come alcuni giocatori come Villar, Diawara, Reynolds e Mayoral per lui siano in fondo alla lista. Rispetto alla squadra titolare la Roma schiera solo 4 titolari (Rui Patricio, Ibanez, Pellegrini e Cristante), con l’esordio stagionale dal via per Kumbulla in difesa e Darboe in mezzo al campo. E proprio il centrocampista gambiano è la bella sorpresa di giornata: geometrico, pulito, bravo in un paio di situazioni nello stretto, non sbaglia quasi nulla e piazza subito l’assist decisivo per l’1-0 di El Shaarawy, che al 7’ sfrutta il disallineamento della difesa dello Zorya, salta il portiere Matsapura e insacca a porta vuota. Il Faraone è caldo e sarà proprio lui a provarci un po’ in tutti i modi nel corso del primo tempo, alla ricerca costante del raddoppio. In un’occasione Matsapura è però bravo a dire di no, in altre due i tiri di ElSha escono fuori di poco. Più in generale, una volta in vantaggio, la Roma prova a congelare il risultato ed a colpire in transizione. Così facendo, però, lascia troppo il pallino del gioco in mano alla squadra ucraina (all’intervallo i tiri totali saranno 8-5 per lo Zorya), che con Gromov e Kochergin prova anche ad inventare qualcosa, senza però essere mai davvero pericolosa. Alla Roma, del resto, va bene anche così, considerando il vantaggio e i pochi rischi corsi nel primo tempo.

il cambio di passo

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Nella ripresa lo Zorya prova a riequilibrare la partita e l’occasione propizia ce l’ha dopo 9 minuti, ma Gromov arriva in ritardo sull’assist di Sayyadmanesh che taglia tutta la difesa in due. Prima era stato ancora El Shaarawy ad essere pericoloso, subito dopo Perez sfrutta la palla in verticale di Darboe, ma Matsapura è ancora bravo. Poi Mourinho butta dentro Abraham e Zaniolo e la Roma cambia passo: Darboe nello stretto è pericolosissimo, Abraham colpisce subito il palo esterno e Smalling al 21’ di testa insacca il 2-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo (con sponda di Cristante). Non basta, perché al 24’ è proprio Abraham a chiudere definitivamente i giochi con il 3-0, su una giocata combinata tra Pellegrini e Zaniolo. Poi, a partita chiusa, Mourinho regala scampoli di gara anche a Villar e Mayoral, con l’attaccante spagnolo schierato addirittura largo a sinistra. E proprio all’ultimo respiro, Rui Patricio si supera su Lunov, tenendo inviolata la porta giallorossa. Finisce così, con la Roma in testa al girone e la testa a domenica prossima, quando all’Olimpico arriverà l’Empoli dell’ex Andreazzoli.

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