Roma, tante scelte per Mourinho. Ma in mediana c’è un solo posto

ROMA – Per sostenere la “formula fantasia” servono polmoni, muscoli e parecchia predisposizione al sacrificio. José Mourinho sta facendo studiare la lezione ai suoi studenti migliori in tal senso: Nemanja Mati?, Bryan Cristante e Georginio Wijnaldum. Fin quando l’assetto che fa coesistere Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham sarà sostenibile – e lo Special One si augura possa esserlo fino in fondo: vuole una Roma in grado di giocare all’attacco – i suoi mediani si giocheranno l’unico posto disponibile in mezzo al campo. Con tre giocatori così il portoghese può dormire sonni tranquilli: sa che lì in mezzo c’è un ingorgo, ma di quelli positivi perché alzano il livello della competizione interna e, conseguentemente, la qualità della rosa.

Come può cambiare la Roma nelle ultime due settimane di mercato

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Roma, vecchio e nuovo

Domenica a Salerno è stato scelto Cristante, che si è rivelato decisivo segnando il gol della vittoria al 34′ del primo tempo. Il ragazzo di San Vito al Tagliamento, protagonista di una partita intelligente sia in fase difensiva sia nella costruzione del gioco, continua a smentire gli scettici proponendosi ancora come un possibile titolare di questa Roma. Tutti i tecnici che ha avuto nella Capitale, da Di Francesco a Ranieri passando per Fonseca e per ultimo Mourinho (con Mou 50 partite su 55 nel 2021-22, 5 saltate per infortunio), l’hanno reso un pilastro della squadra, costruendogli attorno diverse idee di centrocampo. La titolarità all’Arechi è soltanto l’ennesima conferma del fatto che, pur aumentando la concorrenza in quel ruolo, il classe ’95 continuerà ad avere spazio e minuti. Cerca intanto una chance Wijnaldum, che nell’esordio casalingo di lunedì contro la Cremonese potrebbe giocare dall’inizio. Contro la Salernitana l’olandese è sceso in campo nell’ultimo quarto d’ora, con tanto di gol prima segnato e poi annullato per fuorigioco di Dybala: niente male come impatto alla prima ufficiale in giallorosso.

Salernitana-Roma: Dybala a sprazzi, Zaniolo nel posto giusto. Le pagelle giallorosse

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Matic, il pretoriano

E poi c’è Matic, non uno qualsiasi. Il serbo è considerato il pretoriano di Mourinho (sono insieme per la sesta stagione, dopo le esperienze con Chelsea e Manchester), che l’ha scelto tra tante opzioni pressandolo con insistenza affinché scegliesse il suo progetto romano. Gli ha promesso spazio, non sarà di certo un comprimario in questa annata ricca di impegni. Vista la stazza fisica, tra i centrocampisti l’ex United sarà probabilmente quello che impiegherà il maggior tempo per entrare in forma. Ma il tecnico è convinto che dopo una prima fase di rodaggio potrà diventare uno di quei calciatori “dominanti” – per centimetri e tecnica – che fanno la differenza in Serie A. «I tifosi della Roma in trasferta sono stati superbi» ha scritto Matic su Instagram dopo il successo di tre giorni fa, al quale ha contribuito dal 68′ in poi rinforzando gli argini della mediana. Fra pochi giorni si godrà assieme ai compagni (vecchi e nuovi) lo spettacolo dell’Olimpico, ancora una volta strapieno con oltre 60 mila anime sugli spalti.

Salernitana-Roma 0-1: ci pensa Cristante

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