Roma-Slavia Praga, il retroscena dello striscione rubato: c'entra l'area vip

Sarebbe stato un ospite dello Slavia seduto in tribuna Vip l’autore materiale del furto dello striscione “Roma Club Tuscolano” affisso ieri sera, al contrario, come si usa in questi casi, nel settore ospiti dell’Olimpico. A riportarlo è il Corriere della Sera che scrive: “Lo striscione del Roma Club Tuscolano è stato rubato da un vip ospite dalla tribuna Monte Mario e passato agli ultrà connazionali”. Ultras che hanno reso molto complicata la notte dell’Olimpico.

Tensione a Roma-Slavia Praga, cosa è successo

Il primo focolaio di tensione, in centro, era stato provocato da un gruppo di ultrà che avevano lanciato bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine. Da qui le cariche e i fermi. Nei dintorni dello stadio poi c’è stato qualche tafferuglio, anche se la voce di un accoltellamento di un uomo di nazionalità ceca non è stata per fortuna confermata. All’interno infine le frange più violente nascoste tra i 4.000 tifosi venuti da Praga hanno cercato di entrare in contatto con i romanisti piazzati nel settore attiguo, cioè la Curva Nord. Il cordone degli steward e l’intervento degli agenti ha evitato che l’obiettivo venisse raggiunto anche se due steward sono stati portati in ospedale. Le scaramucce sono continuate anche dopo. A margine, va segnalata anche una polemica: è stata proibita una coreografia preparata dai cechi con la scritta «Ave Slavia», che riportava alla mente la storica beffa del 1996 firmata da Vavra (ieri in tribuna poco lontano da Luciano Spalletti), perché a giudizio delle forze dell’ordine irrideva la storia romana e in particolare Giulio Cesare.

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