Roma, silenzio da Mkhitaryan. Una risposta prima di mezzanotte o sarà addio

ROMA – Adesso cambia tutto e non si mette bene per la Roma. Perché Henrikh Mkhitaryan non si sta facendo vivo con il club giallorosso, e se prima il suo silenzio poteva far scattare il rinnovo automatico, da mezzanotte invece significhè addio. Partiamo dal principio. Il club giallorosso lo scorso gennaio ha esercitato l’opzione per il rinnovo automatico di un’altra stagione: il trequartista aveva quindi tempo fino a mezzanotte per inviare una pec a Trigoria e annunciare il suo addio dalla capitale, quindi la volontà di non esercitare unilateralmente il rinnovo. 

Una possibilità più che plausibile visto che Mkhitaryan è al suo ultimo vero contratto nel grande calcio e non si sentiva sicuro di accettare un rinnovo annuale. Lunedì scorso il general manager Tiago PInto aveva così deciso di far sentire la fiducia del club al giocatore proponendogli un ritocco dello stipendio, ma soprattutto un rinnovo biennale con opzione per un terzo anno. Una proposta allettante, alla quale l’armeno e il suo agente Mino Raiola avevano risposto chiedendo tempo per pensarci.

Una risposta (che deve essere scritta e formale) fino a poche ore dalla scadenza dell’opzione della Roma per il rinnovo ancora non è arrivata, e adesso a Trigoria prevale il pessimismo sulla fumata bianca. Da domani, 1 giugno, Mkhitaryan sarà ufficialmente libero di firmare con un altro club. A poche ore dalla mezzanotte non è ancora arrivata una risposta dell’ex Arsenal che è allettato dalle proposte dello Zenit, del Monaco e anche del Milan. E a proposito, oggi Raiola è stato avvistato proprio a Milano. E chissà che il silenzio di Mkhitaryan con la Roma non sia frutto di un accordo già preso con i rossoneri. Tra poche ore si saprà tutto. 

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