Roma rende omaggio a Vincenzo Malagò: anche Totti, Mancini e Gravina al funerale

Roma saluta uno degli uomini che, nel corso della sua vita, ha scritto pagine importanti dello sport capitolino. Ma non solo. Vincenzo Malagò, scomparso venerdì scorso all’età di 90 anni, è stato prima di tutto imprenditore – con la sua Sa.Mo.Car, la celebre concessionaria di Ferrari e Maserati di fronte a villa Borghese – oltre a vestire i panni del dirigente sportivo, fino a ricoprire il ruolo di vicepresidente della sua Roma. Un impegno che ha lasciato tracce tangibili nel cuore e nella memoria di chi lo ha conosciuto. Questa mattina infatti sono state decine le persone arrivate presso la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza della Repubblica, per partecipare ai funerali.

ULTIMO SALUTO

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Tra le decine di persone che hanno scelto di rendere omaggio a Malagò senior – padre di Giovanni, presidente del Coni – c’erano numerose personalità istituzionali e del mondo dello Sport. A rappresentare il Coni la vicepresidente vicaria Silvia Salis, il segretario generale Mornati e il personale dell’ufficio stampa. Presente anche una delegazione dell’As Roma – composta dal capitano Lorenzo Pellegrini e dal Ceo Pietro Berardi – oltre a tanti ex giallorossi: da Totti a Giannini passando per Bruno Conti e Sebino Nela. In rappresentanza del mondo del calcio invece, il presidente Figc Gabriele Gravina e il ct della Nazionale Roberto Mancini, oltre al numero uno della Lega Serie A, Lorenzo Casini, e al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Tanti anche gli ex sportivi – da Adriano Panatta a Mario Fiorillo – e volti noti come Carlo Verdone, Luca Cordero di Montezemolo e Fiorello. Per il Comune di Roma invece, presente l’assessore allo sport e ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato. Alla cerimonia funebre c’erano anche Franco Caltagirone, Diego Della Valle il ministro dello sport Andrea Abodi, Franco Chimenti, Maurizio Gasparri, Gianni Letta e Giuseppe Tornatore

LE PAROLE DEL FIGLIO

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Particolarmente toccante il ricordo del figlio Giovanni: “La tua è una vita da raccontare e da ricordare – inizia così il discorso del numero uno del Coni – hai smesso di studiare per andare a vendere i camion a Pistoia. E da là è nata una meravigliosa storia, improntata su due canali: la famiglia e il lavoro. Voglio ringraziare tutti per la vicinanza dimostrata in questi giorni. Se papà fosse qui, oggi, farebbe una di quelle battute piene di ironia ma anche di verità. Mi diceva sempre di sognare e di non smettere mai di avere coraggio. La sua favola è diventata una meravigliosa realtà”. Alla funzione hanno partecipato anche i rappresentanti di Ferrari e Maserati.

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