Roma, Mourinho: “La rosa non è perfetta ma serve tempo. Contento dei Friedkin”

E’ rimasto qualche altro reparto scoperto sul mercato?
“Sicuramente la società ha fatto uno sforzo economico enorme: non si pensava di spendere per un terzino sinistro o per un secondo attaccante. Ci sono ruoli dove penso che la rosa non sia perfetta, mi piacerebbe avere altri giocatori per equilibrio ed esperienza. Ma continuerò a ripetere che sono contento per il lavoro della proprietà: la parola ‘tempo’ continuerà ad esistere, se non l’abbiamo fatto ora, lo faremo a gennaio o alla prossima estate. Non serve fare tutto quando è troppo difficile: oggi è un mercato così per quasi tutte le squadre, tranne qualcuna che ha una storia diversa”.

Il Trabzonspor non ha mai perso in campionato, è una squadra che ha passato i preliminari: quali insidie nasconde la gara?
“Per essere diretto e pragmatico non sembra un playoff di Conference League. Quando è iniziato il progetto la gente diceva che sarebbe stata senza squadre top ma quando guardi il playoff sembra una partita di Europa League o Champions perché anni fa entrambe giocavano la Champions. Questo per me dice tutto, è una partita dove sarà un peccato che giovedì prossimo una delle due sarà fuori, sono due squadre di qualità”.

In passato ha allenato grandissimi attaccanti, quest’anno si ritrova ad allenare Mayoral, Shomurodov e Abraham. In futuro possono diventare come Kane per il Tottenham…
“Paragonare è sempre una cosa complicata soprattutto quando facciamo paragoni con chi ce l’ha fatta alla grande ma è pericoloso, è una pressione extra di cui non hanno bisogno. Ma hai ragione, sono tutti diversi come profili, possono perfettamente giocare due allo stesso tempo e sono super contento. Non voglio nascondere che quando abbiamo preso Shomurodov ero abbastanza felice e tranquillo con questa stabilità, quando si è iniziato a parlare della cessione di Dzeko ho sentito un po’ di preoccupazione. Dopo Tiago e la proprietà hanno risolto la situazione in modo fantastico. Tammy non ha la storia di Edin perché lui ne ha 35, ma Tammy ha vinto tutto: dalla Premier fino alla Champions ma è ancora un ragazzo giovane e di grande potenziale. Shomurodov lo stesso e Borja sappiamo come può aiutare la squadra. Non hanno il livello di esperienza di chi è già nella trama finale della carriera, non si possono paragonare con Ronaldo, Giroud, Dzeko… I compagni sono fiduciosi”.

Smalling ha saltato tante partite per infortunio: giocherà Ibanez o Kumbulla? 
“Posso dirlo perché i giocatori lo sanno, non mi piace quando altre persone sanno prima dei giocatori. Giocherà Ibanez e Mancini. La situazione di Chris: ha lavorato tutti i minuti di pre season, fino all’altro ieri. Ha lavorato ogni minuto benissimo, pieno di fiducia e nell’ultima partita con il Raja è scivolato nell’ultima azione prima del cambio e ha sentito un fastidio. Stiamo lavorando tutti insieme a livello preventivo. La squadra ha avuto negli ultimi anni un record negativo di infortuni e stiamo lavorando su questo. Ci sono delle cose che possiamo migliorare, tutti insieme: allenatore, preparatore atletico e i giocatori sono super disponibili per questo lavoro invisibile che facciamo. Pensiamo che può dare risultati per noi. Per questo piccolo problema di Chris magari è un dejà-vu ma posso dire che ha lavorato benissimo. Mi fido di lui come progetto di stagione. Non gioca domani, magari non lo farà domenica ma non è un grosso problema”.

E’ venuto per costruire una mentalità vincente che alla Roma è mancata. Cosa ha colpito di più nel percorso di crescita?
“Quello che mi ha colpito di più è la voglia della gente di migliorare. E quando dico gente non solo i giocatori ma anche delle persone all’interno del club. I giocatori sentono questo, intorno a loro c’è lavoro, c’è voglia, c’è professionalità e così è più facile per loro per capire che questa è la direzione. Un esempio, domani quando arriviamo, dopo la partita non andiamo a casa ma rimaniamo a Trigoria, perché arriviamo alle 5 del mattino e abbiamo bisogno di riposare. Ci sono dei sacrifici da fare se vuoi seguire una linea di professionalità. Quello che mi ha colpito sono state le braccia aperte di tutti. Potrei darti mille esempi di quello che la gente vuole fare. La parola tempo è la parola chiave, sarà qui non dico fino alla fine ma fino a quando saremo una squadra e un club professionale e che avremo questa filosofia, che di solito arriva prima dei risultati sportivi. Qualche volta una squadra vince qualcosa isolato dal contesto, non è questo che la proprietà vuole. Vuole costruire. Tempo più filosofia è importante più di ora. Rivoluzione senza risultati è duro per la gente capire, anche per uno come me convivere con questo. Il tempo sarà sempre lì e sarà un ingrediente del nostro lavoro. Se mi dici ora che non abbiamo un miglioramento di risultati io sarei frustrato, è possibile fare le due cose allo stesso tempo: migliorare come club e migliorare i risultati sportivi degli ultimi anni”.

Come vede il Trabzonspor?
“Prima di tutto vedo come storia, prima di vedere ad oggi vedo la storia. Vedo una squadra di grande organizzazione e quando vedo questo la prima cosa che dico è squadra organizzata, allenatore bravo. Non lo conosco personalmente ma è facile da dire, sa perfettamente come giocare e hanno calciatori di grande esperienza. Al contrario di noi loro passano l’esperienza attraverso tanti calciatori. Abbiamo due tempi per giocare, domani e giovedì prossimo. Faremo di tutto non solo per vincere il playoff ma anche le altre partite. Vogliamo pensare a domani come una partita da vincere. Con rispetto totale per una squadra di qualità, dietro quella squadra c’è un allenatore di qualità”.

Il Trabzonspor hanno fatto 3 partite ufficiali: non hanno perso, cosa pensa di questo? E su Gervinho, Hamsik e Peres?
“Bruno Peres tutti all’interno del club lo conoscono e tutti noi sappiamo che giocatore di qualità è. Lo sanno loro io sono appena arrivato ma tutti sanno che è un vero professionista che può giocare in diverse posizioni. E’ un plus in questa squadra. Gervinho e Hamsik quando guardo questa partita mi sembra che il passaporto è sbagliato, non sembrano giocatori di 34 anni ma due ragazzini, esattamente gli stessi che hanno avuto tanto successo durante più di qualche anno. Gervinho gioca con tanta libertà, Hamsik è fondamentale a centrocampo con le sua caratteristiche di inserimento, ma allo stesso tempo più alla gestione dei ritmi di gioco. Sono giocatori importanti per loro ma ci sono altri giocatori di qualità. E’ una buona squadra, per quello dico che domani sembra più un play off di Champions o Europa League”.

Sarà la sua prima partita ufficiale, dal punto di vista del sistema di gioco del Trabzonspor ha trovato un giocatore che cambierà tutto e se ha previsto di cercare di fermare un giocatore in particolare? 
“Difficile da pensare a una partita così, è una squadra che gioca come squadra e sa come giocare, il posizionamento dei giocatori è adatto alle caratteristiche. L’unico dubbio è se gioca o no Cornelius dall’inizio, se non gioca è ovvio da capire i tre attaccanti che hanno. Tutti loro hanno qualità, la creatività degli attaccanti. I difensori centrali sono giocatori di pallone, i terzini, il portiere… E’ una squadra di qualità, equilibrata e che giocherà per cercare di vincere anche il campionato. Il nostro focus sarà su un giocatore? E’ troppo poco per una squadra che merita che la guardiamo come squadra”.

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