Roma, Milanese ha stregato Fonseca. Gol col Cska, adesso l’esame della patente

ROMA – Stop di sinistro e tiro di controbalzo per il pari della Roma. Un gol che Tommaso Milanese non dimenticherà mai. Prima partita da titolare con la prima squadra, e dopo appena ventidue minuti prima rete realizzata tra i professionisti. Una notte indimenticabile per il centrocampista salentino, cresciuto nell’accademy di Miccoli e poi scoperto da Bruno Conti. E adesso a Trigoria ringraziano perché Milanese è uno dei talenti più promettenti del settore giovanile giallorosso. 

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Milanese, nato a Martignano (Lecce) il 31 luglio 2002, è un classico numero 10, tanta fantasia con libertà di movimento per dettare il gioco e creare occasioni. Viene scoperto da Enrico Diamante quando il ragazzo giocava nelle giovanili del Lecce: lo stesso dirigente poi lo porta nella Scuola Calcio Fabrizio Miccoli dove comincia a brillare e a sorprendere gli addetti ai lavori (in molti ricordano il suo rigore contro il Napoli col cucchiaio, con la maglia numero 10). Dopo aver partecipato alla seconda edizione del Torneo Giovanissimi del Salento Coppa San Michele Arcangelo risultando il miglior giovane calciatore della rassegna, Bruno Conti e Massimo Tarantino si interessano al ragazzo e decidono di portarlo a Trigoria. Da qui comincia la sua esperienza nelle giovanili, con la Roma Under 17, 18 e poi la Primavera. Nel 2018 firma il suo primo contratto da professionista, poi rinnovato da De Sanctis nel 2019 fino al 2022. Le sue prestazioni convincono la Roma (ma anche la Nazionale che lo convoca per due gare nell’Under 18), consapevole di aver trovato un talento da coltivare negli anni. Il diciottenne in questi anni ha continuato a crescere dentro al Fulvio Bernardini, ormai diventata per lui una vera e propria casa.

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Milanese divide l’appartamento con Pietro Boer, altro ragazzo che ieri sera ha esordito tra i professionisti. È un ragazzo introverso ma solare con i suoi amici e compagni di squadra, con la fortuna di avere la famiglia molto unita e che lo ha sempre supportato nel suo sogno di diventare un calciatore. Milanese è un ragazzo casa e chiesa, anzi, casa e Trigoria. Anche perché a diciotto anni non ha ancora la macchina. La curiosità è che avrebbe dovuto sostenere l’esame per la patente circa un mese fa, ma la Roma gliel’ha impedito. E per lui è stato un sogno. Tommaso infatti ha dovuto rinunciare all’esame perché convocato da Fonseca per la gara contro il Cluj, nella quale ha esordito regalando anche un assist per il gol di Pedro. La patente può aspettare, non invece la Roma che sta puntando molto su di lui. “Quella di ieri è stata la sua terza presenza con la prima squadra: non è più un premio di Fonseca ma un vero e proprio attestato di stima – le parole di Marco Baschirotto, agente di Milanese -. Tommaso ha conquistato il tecnico allenamento dopo allenamento. Tommaso non è cresciuto con la pressione del “romano e romanista” ma con la responsabilità di aver fatto un percorso in un settore importantissimo come quello della Roma”. 

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