Roma, l’Opa si è chiusa con successo: ora il club uscirà dalla Borsa

I Friedkin sono arrivati a sfiorare il 96% del capitale: bastava raggiungere quota 95% per il delisting che avverrà entro settembre

Il paragone è più o meno questo: come Mourinho ha riportato, dopo anni, un trofeo a Trigoria, con lo stesso impegno, dietro le scrivanie, società e dirigenti sono riusciti nel loro intento: la Roma è pronta per uscire dalla Borsa. L’Opa promossa dall’azionista di maggioranza, il Gruppo Friedkin, è andata in porto, arrivando a sfiorare il 96% del capitale (bisognava raggiungere il 95%). C’è stata una grande spinta negli ultimi due giorni, anche grazie alla campagna di comunicazione a tappeto del club che ha coinvolto giornali, tv, radio e social, e alla fine l’adesione è stata massiccia: sarebbero bastate due milioni e mezzo di azioni per completare l’Opa, ne sono state vendute quasi 8. Per questo, negli uffici dell’Eur, in quelli di Trigoria e in Portogallo oggi si festeggia: il futuro che attende la Roma è un futuro in cui i Friedkin potranno costruire una società ancora più snella, dinamica e senza i costi di struttura della Borsa. Dopo oltre 20 anni a Piazza Affari, una svolta storica, arrivata grazie agli azionisti che hanno dato un enorme segnale di fiducia alla proprietà e per questo, dalla Roma, arrivano ringraziamenti sinceri.

Cosa succede ora

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Adesso, in serata, arriverà un comunicato formale a Consob, mentre lunedì sarà comunicato il piano di “squeeze out” ed entro settembre, forse anche prima, la Roma sarà una società privata. Chi ha mantenuto le azioni, non credendo nell’Opa, prenderà il premio economico a 0.45 euro, ma non avrà diritto al “Loyalty program”: nessun beneficio, quindi, nessuna possibilità di entrare nel mondo Roma dalla porta principale. Quella della passione, non quella economica. Che poi è il cuore del programma innovativo voluto dalla società per il delisting che, in ogni caso, ci sarebbe stato, con un piano già approvato da Consob. Non c’è stato, però, bisogno di attendere Natale: il regalo, per la proprietà, è arrivato prima. E da oggi la Roma entra in una nuova era, tutta da scoprire. Visto come è andata finora, in neppure due anni di proprietà Friedkin, i romanisti non vedono l’ora di scoprirlo.

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