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Roma, l’incredibile allenamento in Algarve: “Ti muoiono le gambe, ma continua!”

INVIATO AD ALBUFEIRA – Sesto giorno di ritiro in Portogallo, allenamenti sempre più intensi per la Roma. Mourinho e il suo staff hanno spinto sull’acceleratore per migliorare la condizione atletica ma anche gli aspetti tecnici e psicologici della squadra. Tanto lavoro sulla forza, la coordinazione e l’esplosività. Ma soprattutto sull’intensità, quella che il preparatore Rapetti (vista l’assenza del vice di Mou, Foti) ha chiesto a gran voce ai giocatori in campo. Partitelle tre contro tre con un grande pressing dei giocatori sui portatori palla e non solo. Tanti elogi ai giocatori (anche a Karsdorp, nel suo allenamento tra alti e bassi) ma anche qualche strillo di rimprovero da parte di Rapetti: “Non è possibile non pressare un giocatore per due secondi!!”. Poi a Volpato: “Non ti lamentare Cristian, gioca il pallone!”. Ha caricato invece tanto la squadra nell’esercizio successivo, un torello sfiancante dove un giocatore doveva rimanere al centro per due minuti e mezzo senza mai smettere di correre: “Ti muoiono le gambe, lo so, ma vai avanti! Adesso non c’è risparmio di energia, devi finirla tutta!”.

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Rapetti furioso con Volpato: “Non ti lamentare!”

Alla fine la partitella finale a campo ridotto, incentrata sul pressing e l’uscita palla dalla difesa. Alle due squadre Mou e lo staff hanno chiesto massimo impegno fino alla fine, puntando anche sull’aspetto psicologico: “Non vi date per vinti, manca ancora un minuto alla fine della partita, potete pareggiare”, ha urlato Rapetti alla squadra con i fratini verdi. E infatti è arrivato il 2-2 a 15 secondi dalla fine: “Un pareggio che accontenta tutti”. Massimo sforzo, massima intensità. Alla fine anche un po’ di divertimento con i calci di rigore.

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L’errore di Karsdorp in partitella sotto lo sguardo di Mourinho