Roma, l’attacco è un problema: è il settimo della Serie A. E Abraham non si sblocca

ROMA – Un Roma-Milan tra le polemiche per l’arbitraggio di Maresca. Mourinho furioso per il rigore concesso ai rossoneri per il contatto tra Ibrahimovic e Ibanez, ma anche per il penalty non concesso nei minuti di recupero per il colpo di Kjaer sul polpaccio di Pellegrini. Insomma, una partita nella bufera per gli episodi che hanno deciso il match, tante polemiche che però non distolgono l’attenzione anche sui problemi evidenti che ha la Roma in fase realizzativa

Perché la squadra giallorossa segna poco e ancor meno con gli attaccanti. Fin qui la Roma in campionato ha realizzato diciannove reti: poco per una squadra che vuole terminare il campionato nei primi quattro posti. L’attacco della Roma è il settimo dell Serie A, dietro a tutte le altre big che sono avanti o che stanno inseguendo i giallorossi. Il problema più grande per Mourinho è la scarsa vena realizzativa degli attaccanti. Cinque reti in campionato sono state segnate da Pellegrini, migliore in questo avvio di stagione e non proprio un attaccante ma un trequartista. Poi due gol per Abraham, El Shaarawy e Mkhitaryan. Nessuna rete ancora per Zaniolo (ha segnato solo un gol in Conference League), così come per Carles Perez e Shomurodov. Totale: sei gol con sei attaccanti. Meno di quanto hanno segnato da soli i vari Immobile (capocannoniere del torneo), Simeone, Vlahovic e Dzeko, le stesse reti realizzate da Joao Pedro, Zapata e Destro. 

Roma-Milan, il contatto Pellegrini-Kjaer in pieno recupero che ha fatto infuriare Mourinho

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Roma-Milan, il contatto Pellegrini-Kjaer in pieno recupero che ha fatto infuriare Mourinho

Troppo poco. Va detto che Mourinho in questa prima parte di stagione ha lavorato molto nel dare equilibrio alla squadra e subire meno gol. La Roma ha la terza miglior difesa del campionato, dietro soltanto al Napoli (3 gol subiti) e al Milan (10): la squadra copre di più ma segna di meno. Anche per i problemi che sta avendo in questo avvio di stagione Tammy Abraham. Il centravanti inglese ha colpito due legni in campionato e lavora molto per la squadra in fase di copertura, ma per quanto riguarda le occasioni da gol, queste sono davvero poche. Nessun tiro in porta nella gara contro il Milan, soltanto nove in questo campionato nelle undici partite giocate da titolare. Poco considerando che gli altri attaccanti sono ben sopra il suo score: Immobile 20, Insigne 17, Vlahovic 15, Berardi, 14, Dybala, Zapata e Pedro 13, Osimhen 11 ma con cinque reti all’attivo.  E per Abraham soltanto 24 tiri che lo posizionano al 17esimo posto di questa speciale classifica nella quale comanda Pellegrini con 39 tiri totali (9 in porta, 16 fuori). 

E il resto dell’attacco della Roma non sta certo facendo meglio. Solo quattro tiri in porta per Zaniolo, uno in più per MKhitaryan ed El Shaarawy. Troppo poco. Senza Pellegrini la Roma sarebbe ancora più a corto di gol. A Mourinho il compito di trovare più reti con i suoi attaccanti, rivitalizzare Abraham per non farlo diventare troppo generoso come Dzeko e dagli quel fiuto del gol necessario per portare la Roma in Champions. 

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