Il mercato della Roma è una solfatara: bollono trattative in entrata e in uscita, giusto a ridosso dell’inizio del campionato. Ieri Ghisolfi ha chiuso un’operazione e ne ha quasi perfezionato un’altra: Marash Kumbulla è andato in prestito secco all’Espanyol, con parte dello stipendio pagata dai Friedkin, e oggi farà le visite mediche a Barcellona; invece Saud Abdulhamid, primo saudita di sempre a giocare in Serie A, è pronto a raggiungere il gruppo di De Rossi dalla prossima settimana. Le due mosse influenzano anche le strategie successive. Vediamo perché.
Roma, le ultime sul difensore: i nomi
La partenza di Kumbulla, facilitata dalla mediazione del procuratore Gianni Vitali, si è resa necessaria perché la Roma cercava di aggiungere un difensore centrale al pacchetto. Dopo Mancini e N’Dicka, con l’incognita Smalling, sarebbe stato rischioso secondo la dirigenza puntare sul rilancio Kumbulla che veniva da un anno disgraziato a causa dell’infortunio al ginocchio. Da qui la decisione di mandarlo in una squadra dove potesse giocare con continuità: Kumbulla, classe 2000, resta un patrimonio della Roma avendo ancora tre stagioni di contratto davanti. Per la sostituzione, uno dei nomi preferiti è il francese Badé del Siviglia. Ma servono soldi, perché gli spagnoli hanno già rifiutato un’offerta di 15 milioni arrivata a Ferragosto dallo Stoccarda. Il tedesco Hummels, che è parametro zero e sembrava destinato al Bologna, non convince perché costa molto di stipendio. Può spuntare fuori un jolly a sorpresa, negli ultimi giorni del mercato. Abdulhamid, dal canto suo, va a coprire un buco numerico nella posizione di terzino destro. La Roma pagherà circa 2,5 milioni per acquistarlo a titolo definitivo dall’Al-Hilal. Di lui ha parlato Roberto Mancini, ct dell’Arabia, all’amico De Rossi. Si tratta di un laterale bravo nella spinta ma da migliorare (molto) nella fase difensiva. Il suo arrivo, che può avere anche un senso commerciale per un club sponsorizzato dalla città di Riyadh, non esclude la ricerca di un altro specialista della fascia destra: Lorenz Assignon del Rennes, ad esempio, rimane un profilo da considerare. Senza contare la suggestione Bellanova che il Torino ha frenato.
Abraham in Arabia: le mosse
E a proposito di arabi. Negli incontri dei giorni scorsi, e soprattutto nella cena all’hotel De Russie, si è parlato anche dell’ipotesi di piazzare Abraham nella Saudi League. Il mediatore Ramadani è al lavoro anche su questo fronte: soltanto in quel campionato la Roma può trovare una squadra disposta a sborsare 25 milioni per il suo centravanti di riserva, che guadagna quasi il doppio del nuovo titolare Dovbyk. Si attendono novità in questa direzione. E’ chiaro che poi Ghisolfi dovrà sostituire Abraham ma abbattendo i costi, come ordinato da Lina Souloukou, avrà risolto un primo problema. Si è infine arenato il trasferimento di Shomurodov all’Atlanta United. Può però riaprirsi un discorso per il passaggio in prestito al Verona.
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