Roma, la porta è di nuovo una garanzia: solo il Milan ha più clean sheet nel 2022

Rui Patricio ha vinto lo scetticismo iniziale, dimostrandosi uno dei portieri più affidabili passati per Trigoria negli ultimi anni

La Roma è tornata a blindare la porta. Da Torino a Salerno, Rui Patricio ha ritrovato la Serie A così come l’aveva lasciata, ovvero con un clean sheet “granata”. Nel 2022 i giallorossi hanno tenuto per 9 volte la porta inviolata in campionato in un totale di 20 match giocati. L’unica big a fare meglio è il Milan che grazie al rendimento da Pallone D’oro di Maignan, ne ha fatti registrare 12 nello stesso numero di partite.

I giallorossi in questa speciale classifica si mettono dunque alle spalle l’Inter, la Juventus e la Lazio che ne hanno ottenuti 7 oltre che Napoli e Atalanta rispettivamente con 6 e 5. Quest’anno i giallorossi hanno dalla loro parte anche un secondo portiere di livello come Svilar, voluto fortemente da Mourinho, lo stesso uomo che marchiò il 35enne portoghese con il bollino qualità appena arrivato nella Capitale: “Rui è Rui, ha giocato più di cento partite con la mia nazionale, ha giocato 4-5 anni nella Premier. Rui è stabilità”. Stabilità che la Roma è riuscita finalmente a trovare dopo qualche anno di scelte sbagliate tra i pali.

I suoi numeri sono in netto contrasto con i suoi più recenti predecessori, e in linea con chi lo ha preceduto facendo sognare l’Olimpico come Alisson e Szczesny. In 39 match di campionato in maglia giallorossa, Rui Patricio ha fatto registrare 16 clean sheet (una media di 0,41 partita), numero non raggiunto dagli indimenticati Olsen e Pau Lopez sommati insieme. Lo spagnolo in 53 presenze è riuscito a chiudere la porta appena 9 volte mentre lo svedese è riuscito anche a fare peggio (4 clean sheet in 27 presenze). L’attuale portiere della Juventus, che salterà la sfida contro i giallorossi per una lesione di basso grado, in 72 partite di Serie A ne aveva ottenuti appena 6 in più (22), mentre il Alisson, ormai stabilmente nei migliori numeri 1 al mondo, in 37 aveva chiuso la porta giallorossa 17 volte. Numeri non lontani da quelli garantiti dal 35enne che è dunque riuscito a battere lo scetticismo iniziale, legato soprattutto ad una grande spesa per un portiere ormai in là con gli anni, a suon di prestazioni sicure e attente, difficilmente spettacolari ma sempre efficaci e quest’anno la presenza di Svilar potrà garantirgli anche qualche turno di riposo in più.

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