Roma, la carica di El Shaarawy: “Pronto a giocare ovunque. E punto l’Europeo”

Il Faraone emozionato in conferenza stampa: “Qui c’è un gruppo unito e sento la fiducia di Fonseca e della società. Dzeko? L’ho ritrovato col sorriso, c’è un clima sereno”

Un anno e mezzo dopo, a Trigoria, reduce dall’esperienza in Cina, da mesi di allenamenti a Dubai e anche dal Covid, ecco Stephan El Shaarawy: “In Cina ho vissuto un’esperienza molto particolare, condizionata anche dalla pandemia. Sono riuscito a vincere un trofeo e porto dentro questo ricordo. Ma ora non vedo l’ora di ricominciare con questa maglia, sono tornato dove volevo ritornare ed è come se non me ne fossi mai andato. La Roma è sempre stata più di un percorso calcistico, non ho mai smesso di seguirla. Questa squadra si è sempre posta l’obiettivo Champions, ha sempre avuto le potenzialità per arrivare in alto. Qui c’è un gruppo che si aiuta, nei momenti difficili si riesce ad uscirne insieme. Vorrei iniziare come nel 2016, guadagnando anche un posto all’Europeo”. Questi gli obiettivi di El Shaarawy che vorrebbe essere convocato per la partita di sabato contro la Juventus, ma non è ancora pronto per giocare: “Dopo la Nazionale ad ottobre sono stato fermo qualche mese, ho cercato di fare il massimo per trovare una buona condizione. Con i preparatori abbiamo fatto un programma, vediamo”.

FIDUCIA ED EMOZIONE

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El Shaarawy, apparso anche piuttosto emozionato durante la conferenza, svela qualche dettaglio delle sue conversazioni con Fonseca: “Ho sentito subito la sua fiducia, così come quella del presidente e del direttore. Sono disponibile a giocare in tutti i ruoli dell’attacco, so che c’è concorrenza, ma non è mai un timore. È uno stimolo a fare sempre meglio, nel calcio mi sono sempre confrontato con grandi giocatori. C’è tanta qualità e quindi più possibilità di vincere. Tutti mi hanno dimostrato grande interesse e grande fiducia, sta al giocatore ripagare”.

QUELLA LITE CON EDIN

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Capitolo Dzeko: ad El Shaarawy arrivano parecchie domande sul momento di Edin, che lui conosce bene e con cui ha avuto anche una discussione, anni fa, a Ferrara: “Ho visto Dzeko col sorriso e sono felice di averlo ritrovato come gli altri. C’è un clima sereno. Edin è un giocatore di grande personalità, troverà da sé la strada per ritornare importante. La mia lite con lui? Sono dinamiche di spogliatoio che nascono e muoiono nel giro di un giorno”. Capitolo chiuso. Meglio, allora, tornare a pensare al calcio e ad una proprietà che, dice El Shaarawy, è molto presente: “Avere la proprietà qui conta tanto per la squadra e tutto l’ambiente, è una spinta maggiore per tutti noi. Poi sta ai giocatori avere la giusta responsabilità e professionalità”. Difficile essere più chiari di così.

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