Roma, Karsdorp era a un passa dall’Atalanta: il retroscena sulla trattativa

ROMA – Karsdorp lo stakanovista contro l’Atalanta ha giocato la sua ventitreesima partita stagionale, dando come al solito il massimo supporto sulla fascia destra dove non ha competitor né, purtroppo per lui, un ricambio all’altezza. A tal punto che Reynolds, colui che avrebbe dovuto essere il suo vice, è partito in piena stagione per uno stage con la selezione statunitense e tornerà (forse) a gennaio. Lui è l’unico signore della fascia, è si è visto anche al Gewiss Stadium contro l’Atalanta. E pensare che avrebbe potuto giocare questa partita con la maglia nerazzurra piuttosto che con quella giallorossa.

Roma, il retroscena dell’affare sfumato Karsdorp-Atalanta

Torniamo al primo settembre del 2020, in pieno calciomercato, quando Karsdorp aveva già cominciato il trasloco per trasferirsi a Bergamo. Era davvero tutto fatto per il suo passaggio all’Atalanta: l’olandese era appena rientrato dal suo prestito al Feyenoord ed era quasi intimorito al pensiero di restare in quella Roma che gli ricordava i tanti infortuni, le delusioni e i pochi minuti in campo. Su di lui erano piovute tante critiche per le prestazioni e i continui infortuni. Quasi tutti i tifosi non lo avrebbero voluto più vedere in giallorosso, nemmeno lui. Eppure qualcosa lo spinse a fare dietrofront, a declinare improvvisamente la proposta del diesse Sartori e ad accettare la nuova sfida a Trigoria. La voglia di una rivincita, ma anche le parole stimolanti di Dzeko, Pellegrini e dei Friedkin. “Crediamo in te, non solo puoi giocare nella Roma ma hai anche le qualità per essere un protagonista”, gli avevano detto. E lui ci ha creduto.

E da allora i tifosi hanno potuto finalmente vedere “de locomotief”, la locomotiva, come veniva chiamato in patria. Tanto lavoro fisico per la prevenzione agli infortuni, un cambio di alimentazione ma soprattutto di mentalità: Karsdorp da quel settembre 2020 è una nuova persona e un nuovo giocatore. E anche in questa prima parte di stagione è stato tra i migliori di Mourinho, indispensabile e non solo perché l’unico del suo ruolo. Il terzino è uno dei giocatori che più è migliorato sotto la gestione dello Special One, soprattutto nella fase difensiva, quella che per un esterno di spinta come lui era un punto decisamente debole. Il suo sacrificio nella doppia fase è particolarmente apprezzato dal tecnico, così come la sua volontà di essere sempre in campo.

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