Alza la voce… Di solito cantano così le curve per irridersi vicendevolemente. La Procura della Federcalcio non lancia cori da Via Campania, ma nemmeno li sente molto bene. Per lo meno quelli dell’Olimpico, dove domenica sera, durante Roma–Juventus, si sono uditi abbastanza chiaramente insulti razzisti nei confronti del serbo Kostic (che si è beccato il solito becero coro riservato ai giocatori dell’Est) e vergognosi insulti ai danni di Gianluca Pessotto. Segnalati da molti media e, in teoria, annotati anche dagli ispettori federali, non hanno prodotto alun tipo di sanzione del giudice sportivo che ieri ha emesso il suo dispositivo. Ci sono due multe riferite a Roma-Juventus: una di diecimila euro, inflitta alla Juventus «per avere i suoi sostenitori, al 2’ del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo; per aver inoltre i suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori ospitanti la tifoseria avversaria numerosi oggetti di varia natura». L’altra multa va alla Roma, è di ottomila euro, «per avere, i suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nei settori occuati dalla tifoseria avversaria, numerosi oggetti di varia natura». Nessuna menzione dei cori e del razzismo, di cui sono stati oggetto Kostic e Pessotto.

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