Roma-Juventus 3-4: un folle blackout condanna Mourinho. Allegri ringrazia

Come trasformare una vittoria bella e meritata (quasi trionfale) per 70 minuti in un incubo dal quale sarà difficile riprendersi. E’ questa la Roma di Mourinho, capace per più di un’ora di dominare per 3-1 una Juve remissiva e ormai rassegnata con giocate straordinarie e gol meravigliosi e poi in sette minuti realizzare uno dei più incredibili harakiri, subendo tre gol in sequenza con un blackout inspiegabile. Una rimonta incredibile quella della Juve che strappa tre punti ormai insperati e rilancia definitivamente la propria corsa alla zona Champions.

Roma, una follia senza senso

La pazza gara dell’Olimpico sembrava una serata di festa per la Roma di Mourinho, bella e concreta con i gol di Abraham, Mkhitaryan e Pellegrini. La Juve – fiammata del momentaneo pari di Dybala a parte – sembrava ormai condannata ad una gara anonima e mediocre. Poi i sette minuti di follia tra il 70’ e il 77’ con i gol in rapida sequenza di Locatelli, Kulusevski e De Sciglio che rianimano Allegri e gettano nello sconforto una Roma in piena crisi di personalità e carattere. Il rigore fallito proprio nel finale da Pellegrini (fino ad allora uno dei migliori in campo) non fa che sottolineare l’insensatezza di una gara gettata letteralmente alle ortiche dai padroni di casa. Un ko figlio di una fragilità mentale spaventosa che tra l’altro pesa enormemente sulla stagione con l’obiettivo quarto posto ormai andato, a meno di miracoli.

Le scelte di Mourinho e Allegri

Mourinho sceglie a sorpresa il giovane Felix in avanti come partner di Abraham e retrocede Cristante in difesa con Kumbulla in panchina. Confermato l’esordio di Maitland-Niles sulla destra al posto dello squalificato Karsdorp. Allegri conferma Kean in avanti supportato da Chiesa e Dybala alle spalle.

Roma, che show nel primo tempo!

L’avvio della partita vede ruggire la Roma, protagonista assoluta del match. Abraham, Felix e tutto il centrocampo capitolino pressano a tutto campo. La Juve è alle corde. I padroni di casa collezionano calci d’angolo a ripetizione e al 7’ hanno la prima vera palla gol con un colpo di testa di Abraham angolato ma troppo debole per battere Szczesny. La squadra di Allegri (in tribuna per squalifica) si fa vedere solo sporadicamente con un tentativo di Chiesa dalla distanza fuori misura e con un paio di spunti di Dybala, l’unico in grado di accendere la luce nelle file bianconere. Il gol romanista è nell’aria e si materializza all’11’ grazie al graffio di Abraham, bravissimo di testa nello svettare tra Rugani e Bentancur e nell’infilare sotto misura il gol del vantaggio sugli sviluppi di un angolo battuto da Veretout. Dopo l’1-0 la Roma continua a macinare gioco e a soffocare la Juve nella propria metà campo. Al 14’ è Pellegrini ad avere la grande chance per il raddoppio con una conclusione ravvicinata deviata prima dal piede e poi dalla mano di De Ligt. I giallorossi chiedono un rigore che l’arbitro Massa (e il Var) non ravvede. La Juve sembra stordita ma al 18’ trova il pareggio a sorpresa grazie ad una magia del suo fuoriclasse Dybala: Chiesa se ne va sulla sinistra e serve dal limite la Joya lasciato incredibilmente solo di controllare, mirare e tirare a giro. La traiettoria è imparabile per Rui Patricio. Ingenuo nell’occasione Ibanez che lascia all’argentino metri “letali”. L’1-1 rallenta un po’ i ritmi di una partita sempre gradevole. Alla mezz’ora però gli ospiti sono costretti a rinunciare a Chiesa, fuori in lacrime dopo un problema al ginocchio sinistro accusato pochi minuti prima a causa di un contrasto con Smalling. Al suo posto in campo Kulusevski. Proprio lo svedese sfiora il gol di testa su assist di De Sciglio. Il finale di primo tempo è tutto di marca giallorossa con un colpo di testa ben indirizzato di Smalling proprio nel finale deviato oltre la traversa in modo casuale ma decisivo dalla gamba di Abraham.

La Roma spreca contro la Juve: da 3-1 a 3-4! Pellegrini sbaglia un rigore

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Juve, una vittoria incredibile

La ripresa recita lo stesso spartito della prima frazione: la Roma domina, la Juve è a tratti inguardabile. Il dominio capitolino viene suggellato tre minuti dopo il nuovo vantaggio firmato Mkhitaryan, bravo e fortunato nel concludere dal limite un pallone deviato dal polpaccio di De Sciglio. Il pallonetto che si genera ha una traiettoria ingannevole per Szczesny che non può far altro che assistere impotente al gol romanista. E’ il 2-1 che manda in estasi l’Olimpico e affossa una Juve davvero sotto tono. Per la squadra di Allegri gli incubi non sono ancora passati perché al 53’ arriva il gioiello di Pellegrini, straordinario nel trovare il sette con una punizione da urlo sotto gli occhi di Totti, presente in tribuna. E’ il gol più bello della serata, quello del capitano. Una rete fondamentale per indirizzare una partita preparata in modo egregio da Mourinho e giocata in modo eccezionale dalla Roma. Allegri prova a scuotere i suoi inserendo Arthur e Morata per il deludente Bentancur e l’inconsistente Kean, demolito dal confronto con Smalling. Proprio il neo entrato Morata scuote i suoi con una grande giocata sulla destra e una assist al bacio per Locatelli che, lasciato da solo in piena area giallorossa, infila il gol del 3-2 di testa al 69’. La partita si riapre improvvisamente quando ormai sembrava chiaramente indirizzata. Mourinho inserisce Shomurodov per Felix ma è da questo momento che accade qualcosa di clamoroso: la Roma smette completamente di giocare. Un blackout incomprensibile che rimette in gioco la Juve nel modo più incredibile e assurdo. Due minuti dopo il gol di Locatelli arriva il clamoroso pari di Kulusevski: Cuadrado, servito sul secondo palo, trova la sponda per Morata. Sul tiro murato, arriva Kulusevski che conclude in rete. Inizialmente Massa annulla il gol per il possiible offside del colombiano ad inizio azione, poi il controllo del VAR convalida il gol. Lo stupore dell’Olimpico per l’incredibile rimonta di una Juve che sembrava ormai domata e rassegnata non è ancora niente perché due minuti dopo arriva addirittura il vantaggio ospite con De Sciglio, bravo a sfruttare al meglio con un preciso rasoterra un incredibile regalo di Smalling. La frittata per la Roma è fatta ma le emozioni non sono ancora finite perché all’81’ è De Ligt a deviare di braccio una conclusione di Abraham in piena area juventina: Massa – dopo il rosso all’olandese – fischia il penalty che potrebbe riequilibrare una partita completamente folle. Sul dischetto va Pellegrini che però si fa ipnotizzare da Szczesny. E’ un errore pesantissimo che condanna la Roma alla sconfitta più pesante e dolorosa di tutte. Gli uomini di Mourinho hanno trasformato una vittoria vitale in una sconfitta incredibile con la Juve, potenzialmente ripresa in classifica e ora distante sei punti. Il quarto posto è adesso un miraggio distante nove punti. La partita della svolta trasformata in un incubo in soli sette minuti. Gode Allegri che strappa un successo insperato e rilancia le ambizioni di una Juve a tre lunghezze dalla zona Champions.

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