Roma-Juve, le pagelle dei bianconeri: Alex Sandro ordinato, poi va ko. Rabiot cresce, Bonucci fischiato

Ripropone la squadra che gli garantisce più solidità e comanda le operazioni, concedendo relativamente poco alla Roma. Viene sorpreso dal tiro fuori contesto di Mancini e può maledire i tre legni colpiti che non lo aiutano nella ricerca del risultato. Il pareggio non sarebbe stato immeritato. Ma la fortuna non gli consente di prolungare l’imbattibilità e di nutrire la clamorosa rincorsa alla Champions League.

Szczesny 6

Un intervento relativamente facile su Paulo Dybala, un tuffo inutile sul gol.

Danilo 6

Prima centrale di destra, trasloca sul lato opposto dopo l’ingresso di Bonucci. Ha il merito di un ottimo cross per Rabiot ma commette anche qualche errore in uscita. A tempo scaduto gli capita per caso la palla del pareggio da buona posizione a il tiro gli esce debole.

Bremer 6

Controlla ciò che può e che deve nel primo tempo da centrale. Nella ripresa, passando a destra, incontra qualche difficoltà in più.

Alex Sandro 6,5

Presidia con ordine le aree del centrosinistra, contrastando piuttosto efficacemente Dybala. Ma la sua partita dura solo un tempo a causa di un problema muscolare.

Bonucci (1’ st) 6

Fischiato e insultato a ogni tocco di palla dai romanisti, agisce da regista difensivo più che da libero perché la Juve va sotto e deve risalire.

Cuadrado 6,5

Strepitoso un suo recupero su Spinazzola, che si era procurato lo spazio per il possibile 2-0. Altrettanto bella è la punizione che stuzzica il palo. Nonostante qualche sofferenza in difesa onora la partita numero 350 in Serie A.

Kean (44’ st) 4

Assurdo. Entra e dopo 40 secondi prende a calci Mancini. Un rosso imperdonabile. È l’espulsione più rapida di un giocatore subentrato in Serie A da 7 anni e mezzo. Con il suo gesto frena le speranze della Juve.

Fagioli 5,5

Contro Matic è praticamente impossibile divincolarsi. È logico che Allegri lo richiami quando è il momento di cambiare ritmo e risultato.

Chiesa (14’ st) 6

I suoi strappi rinvigoriscono la Juventus. Ma la precisione non è pari alla volontà. Ci vuole pazienza: all’Olimpico lo scorso anno si era rotto il ginocchio.

Locatelli 6

Rientra dopo la squalifica e si nota presto per un fallo tattico su Spinazzola che gli costa l’ammonizione. È lui, anche, a scoccare il primo tiro in porta della Juve. Nel complesso la sua partita è ordinaria.

Paredes (31’ st) sv

Rabiot 6

Non ha ancora segnato in trasferta – cinque reti, tutte allo Stadium – e prova cancellare questo piccolo sortilegio con un assalto dei suoi dietro alla linea difensiva. Il colpo di testa però sbatte contro la gamba di Rui Patricio e il palo. Pigro invece nella chiusura su Mancini in occasione dell’1-0. Senza questa leggerezza sarebbe stato il migliore della Juve.

Kostic 6,5

Scomodissimo per Zalewski, meno per Karsdorp. Esce comunque per ragioni tattiche. E magari gestionali: si era innervosito dopo un’ammonizione. Non aveva giocato male.

Pogba (31’ st) sv

Segnali di risveglio. Ma non basta per evitare la sconfitta.

Di Maria 5

Sbadiglia qua e là, senza indovinare mai una posizione che nel valorizzi la qualità. A un certo punto, dopo una buona ripartenza di Kostic, scivola anche. Si accende un po’ nella ripresa, tenta anche la conclusione in prima persona, ma complessivamente non sa modificare lo spartito di una partita grigia.

Vlahovic 5

Si muove molto, è efficace nel gioco di sponda, ma non riesce quasi mai a battere Smalling in duello. Né per terra, né per aria. E non è un problema di solitudine offensiva. Anche quando Allegri cambia sistema di gioco, non è mai dominante in area.

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