Prepara bene la partita della sua Roma ancora in totale emergenza per i tanti infortuni, ma se poi i gol arrivano da due clamorosi errori individuali anche il tecnico non può che arrendersi. Si prende l’ovazione dell’Olimpico: quella non manca mai.
Sul gol sbaglia la posizione e invece di coprire il palo di Di Marco, prova prima a uscire sul cross basso e solo dopo a intervenire sul tiro del nerazzurro facendosi trovare inevitabilmente fuori posizione.
Ci mette i muscoli, si fa trovare attento sulle palle alte. I due gol non sono certo colpa sua. Sia centralmente, sia sulla fascia fa sentire tutto il suo peso e la sua esperienza.
La marcatura su Lukaku è complicata, soprattutto sul piano fisico. Da adattato a centrale fa il massimo e continua a essere tra i migliori della Roma in questa stagione.
Il gol di Lukaku è tutto suo. Recupera bene sul belga, poi passa incredibilmente il pallone a Lautaro Martinez che indisturbato serve il suo compagno di reparto. Un vero e proprio assist all’Inter. E si prende qualche fischio dai tifosi.

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Sul gol si perde l’ingresso in area di Di Marco, ma probabilmente è l’ultimo dei colpevoli considerando che è adattato sulla destra. Nel corso della partita non riesce a spingere e a rendersi pericoloso.
Fa quel che può in mezzo al campo, mettendo intensità ma poca qualità. In fase offensiva non si rende pericoloso, ma ci mette i muscoli fino alla fine.
L’impostazione del gioco passa dai suoi piedi, in mezzo al campo è il più lucido e concreto. Qualcosa sbaglia anche lui, ma è inevitabile per i tanti palloni che tocca a partita. Il serbo è di un’altra categoria anche 34 anni, e si vede.
Un’ottima palla per Pellegrini (non sfruttata), poi ci mette la sua solita voglia e aggressività sui portatori di palla avversari. E’ vivace in mezzo al campo ed è il centrocampista più incisivo in fase offensiva. ntra in campo tra gli applausi ma non sta ancora bene e non riesce a imporsi nei venti minuti giocati.

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Mourinho riunisce la Roma e poi porta la squadra sotto la curva
Non sta bene fisicamente, e si vede. Solo che invece di controllare Dumfries gli lascia campo aperto e sbaglia clamorosamente la posizione sul gol, lasciando l’olandese libero spingere di crossare in area. In fase offensiva è nullo, sbaglia appoggi e scelte.
Corre tanto per lavorare sulle due fasi, ma anche lui sbaglia in impostazione e perde troppi palloni. Inefficace lì davanti, insufficiente per le sue qualità.
Non tira, ma lì davanti prova in tutti i modi a rendersi pericoloso e a creare spazi per i suo compagni di squadra. E per questo prende gli applausi dello stadio, ma Mourinho ha bisogno anche di un attaccanti che segni. E lui in campionato è ancora fermo a zero. ntra subito dopo il raddoppio dell’Inter, la sua partita è più che compromessa. Prova a creare spazi e a rendersi pericoloso ma viene chiuso bene dai difensori nerazzurri che lo marcano a uomo.
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