Roma-Inter, 2-2 show che non serve a nessuno: Conte scivola a -3 dal Milan

Giallorossi in vantaggio con Pellegrini, a inizio ripresa la reazione nerazzurra con Skriniar e Hakimi. Nel finale pareggia Mancini. E il Milan allunga

Un thrilling emozionante, di quelli però agrodolci che lasciano forse un po’ l’amaro in bocca a tutti, tranne che al Milan in fuga. Finisce 2-2 tra Roma e Inter, un match palpitante santificato dalle reti di Pellegrini, Skriniar, Hakimi e Mancini. Come da abitudini, la squadra giallorossa “vince” il primo tempo, mentre quella nerazzurra si aggiudica la ripresa. Detto che il pareggio è giusto, forse a convincere meno è stata la gestione dei due allenatori, con Fonseca che, una volta in vantaggio, ritarda i cambi nel momento di sofferenza e consente all’Inter l’aggancio e il sorpasso, mentre Conte – una volta davanti – toglie nel finale Hakimi e Vidal per inserire Gagliardini e Kolarov, spostando l’ottimo Young sulla fascia destra E proprio da quella sinistra arriva il cross del 2-2. Possibile, comunque, che il pari vada meglio all’Inter, visto che ancora una volta l’allenatore portoghese non brilla nei confronti delle big: in due stagioni per la sua Roma solo 3 vittorie in 20 match complessivi.

Pellegrini spietato

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La Roma sceglie il consueto 3-4-2-1, con Villar ancora una volta preferito a Cristante per far coppia con Veretout, per un tempo uomo ovunque della mediana. In avvio sulle fasce Karsdorp e sopratutto Spinazzola paiono meno incisivi del consueto, ma c’è Mkhitaryan che sa approfittare delle vice centrali per proporre gioco in tandem con Pellegrini, anche se Dzeko e ben bloccato da De Vrij. In difesa, c’è uno Smalling efficace a lungo nel controllo di Lukaku, mentre a turno Mancini e Ibanez devono vedersela con i guizzi di Lautaro. Anche Conte, però, non trova molto sbocchi sulle corsie esterne, dove Hakimi è spesso impreciso e prima Darmian e poi Young vanno a tratti, anche se l’inglese crescerà nella ripresa. A centrocampo, alla fine, chi se la cava è Vidal, con Barella in versione guastatore e Brozovic play basso. Morale: le squadre paiono molto bloccate, affondando il pressing solo a tratti. Dopo un buon tiro cross di Karsdorp al 9’, chi parte meglio è l’Inter, con Lopez che deve intervenire due volte, al 13’, prima su tiro di Lautaro, poi – alla grande – su colpo di testa di Lukaku. Se non pasticciasse un po’ troppo coi piedi, insomma, lo spagnolo pare senz’altro ritrovato. Ma proprio quando i nerazzurri paiono prendere campo, Veretout spezza con un gran tackle una ripartenza condotta da Barella; la squadra di Conte si fa trovare scoperta e così Mkhitaryan – all’ottavo gol stagionale – può trovare agevolmente al limite dell’area Pellegrini, il cui tiro, deviato da Bastoni, s’infila all’angolino alla destra di Handanovic. È il 17’ e la partita a questo punto cambia inerzia, con l’Inter che deve avanzare il baricentro e lasciare inevitabilmente più spazi le ripartenze giallorosse, condotte spesso per vie centrali. Al 23’, infatti, è Veretout, dal limite, a costringere Handanovic alla deviazione mentre il successivo tiro di Mkhitaryan viene bloccato agevolmente. Due minuti più tardi a essere pericoloso è un gran contropiede dell’armeno, che attende troppo a servire Dzeko, finito in fuorigioco. I nerazzurri provano a scuotersi, ma la Roma chiude bene gli spazi e aggredisce a folate i portatori di palla. Ne consegue che le occasioni sono sparute. Al 27’ un triangolo fra Hakimi e Vidal si conclude con un tiro fuori di poco del cileno, mentre al 37’ un cross di Young trova Lautaro che però impatta male di testa. Il tempo si chiude con una rete annullata allo stesso argentino, trovato in fuorigioco da un colpo di testa di Lukaku.

Gran finale

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L’Inter parte forte nella ripresa e per oltre metà tempo ha il controllo del gioco. Al 2’ Lukaku di testa sfiora il palo, a 6’ Brozovic in area tira a botta sicura ma Spinazzola devia, pochi secondi dopo Vidal di testa manda fuori. All’8’ Lukaku libera Lautaro in ripartenza e solo un miracolo di Lopez impedisce il pari. La Roma è all’angolo, ma Fonseca non fa cambi. All’12’ perciò, su angolo di Brozovic, Skriniar di testa segna l’1-1. I nerazzurri insistono, con Hakimi che si mangia il campo, tira e deve intervenire ancora Lopez a deviare. Al 18’, però,lo spagnolo non può nulla sul sinistro dello stesso Hakimi, liberato da Brozovic, perchè la conclusione del marocchino s’infila all’incrocio. Partita ribaltata. A quel punto Fonseca inserisce Peres per Spinazzola e la Roma torna a farsi viva con Mkhitaryan, il cui tiro – contrastato duramente da Hakimi – finisce fuori. Esce Lautaro per Perisic e l’Inter perde campo, anche perché l’innesto di Cristante è utile. Handanovic deve parare due volte su conclusioni di Karsdorp e Cristante (33’ e 37’). Come detto, i cambi di Conte però non aiutano a far respirare la difesa, così il 41’ diventa il minuto chiave. Prima Cristante sbuccia un bell’assist di Mkhitaryan, poi Mancini in mischia conclude e Handanovic para bene e infine è lo stesso Mancini a intervenire di testa in corsa su assist dalla sinistra di Villar per battere il portiere nerazzurro e siglare il 2-2 conclusivo. Pari meritato, quello dei giallorossi, ma la malinconia resta sia alla Roma che all’Inter. E il Milan ringrazia.

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