Roma in rimonta: Peres e Kumbulla ribaltano lo Young Boys

I giallorossi passano sul campo degli svizzeri, avanti su rigore con Nsame. Fonseca fa fatica con le seconde linee ma dà la scossa nella ripresa con i cambi: decisivi gli assist di Dzeko e Mkhitaryan

C’è una Roma e una Roma B. E la differenza è notevole, come dimostra anche la partita vinta in casa dello Young Boys per 2-1. Con in campo le seconde linee (ma anche terze, pensando a Fazio e Jesus) Fonseca fa una fatica pazzesca e non riesce neanche mai a tirare in porta. Poi, una volta buttati dentro nella ripresa i vari Spinazzola, Dzeko, Mkhitaryan, Pellegrini e Veretout la musica di colpo cambia, con i giallorossi bravi a ribaltare la situazione con i gol di Bruno Peres e Kumbulla (lo Young Boys era passato in vantaggio con un rigore di Nsame). Insomma, se è vero che la vittoria di Berna è sicuramente salutare e aiuta la Roma nel suo percorso di crescita, è anche vero che ha messo in mostra una netta differenza tra titolari e riserve a disposizione dell’allenatore portoghese.

Quasi smarriti

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Fonseca cambia ben 9 pedine rispetto alla vittoria con il Benevento e rilancia per la prima volta in stagione Fazio e Juan Jesus, mentre Seoane a centrocampo deve rinunciare in extremis a Sulejmani. La squadra rivoltata come un calzino non permette alla Roma di trovare equilibrio e ritmo, con i giallorossi che faticano (e quanto) a costruire gioco. Anche perché dopo 13 minuti lo Young Boys è già avanti, con un calcio di rigore realizzato da Nsame per un fallo ingenuo di Cristante su Reder. Una volta in vantaggio, infatti, lo Young Boys si compatta ancora di più, affidandosi soprattutto alle ripartenze. Dall’altra parte, però, la Roma non riesce proprio a ritrovarsi. All’inizio un bel taglio di Karsdorp poteva anche cambiare le cose, ma l’olandese non riesce neanche a stoppare il pallone, nonostante sia di fatto da solo davanti a Von Ballmoos. Così il primo vero spunto offensivo della Roma arriva solo al 41’, con uno spunto nelle stretto di Carles Perez, che però calcia fuori. A conti fatti la Roma va al riposo con il 60,3% di possesso palla ma senza neanche aver mai tirato in porta (non che gli svizzeri abbiano poi fatto molto di più…), cosa abbastanza inquietante per una squadra che vuole sempre dominare l’avversario.

Cambio di musica

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Nell’intervallo la mossa di Fonseca è Spinazzola (per Karsdorp), nella speranza di aumentare la spinta in fascia e di aiutare con un uomo in più la fase offensiva. La sostanza però cambia poco, con la Roma impantanata nella manovra, soprattutto in mezzo al campo. Così vanno dentro tutti insieme anche Dzeko, Mkhitaryan e Veretout. E proprio Dzeko al 24’ inventa una giocata in fascia che manda in porta Bruno Peres, il cui tocco beffa in uscita Von Ballmoos. Sull’1-1 è poi Burgy a sfiorare il gol di testa su calcio d’angolo, ma con i tanti cambi (nel frattempo è entrato anche Pellegrini) è tutta un’altra Roma. Ed infatti al 29’ arriva anche il vantaggio giallorosso, con Mkhitaryan che pennella un pallone d’oro per Kumbulla, che di testa bagna nel migliore dei modi il suo esordio europeo con una squadra di club. Nel finale occasione per Elia, ma Pau Lopez è bravo a dire di no. Finisce così, con la Roma che se ne torna a casa con una vittoria importante per morale e classifica.

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