Roma in crisi, anche i vip si dividono su Mou. Verdone: “Non c’è gioco, ma mi fido di lui”

La sconfitta col Venezia ha ulteriormente alimentato le polemiche. Personaggi pubblici e tifosi rinnovano la fiducia al tecnico, ma con delle riserve, come Ciccio Graziani: “Mi aspettavo di più, ma la squadra e questa, quindi avanti così”

Chiara Zucchelli

8 novembre – Milano

Il giorno dopo la sconfitta della Roma a Venezia, con l’ennesimo episodio arbitrale controverso, la Roma giallorossa è una polveriera da tutti contro tutti. I tifosi, la maggior parte ancora, sono dalla parte di Mourinho, ma il tecnico portoghese non è più intoccabile come qualche settimana fa. La squadra viene considerata “scarsa, nel migliore dei casi” e in molti chiedono l’intervento dei Friedkin: “Se non ora, quando?”.

Delusione

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La parola più gettonata non è rabbia, ma delusione: “Nessuno pensava che avremmo vinto il campionato. Ma che a questo punto saremmo stati un po’ meglio sì”. Il mood dei tifosi è lo stesso di personaggi noti ed ex calciatori che, tra social, giornali e radio e telefonate, dicono la loro. Non tutti lo fanno, c’è chi vuole proprio eclissarsi e in questo senso sembra riferito al calcio e a chi ne discute il tweet di ieri di Valerio Mastandrea: “Io li silenzio e voi lo screenshottate”. Ma d’altronde lui la Roma l’ha sempre vissuta – e amata – nel silenzio, tranne rarissime eccezioni. C’è chi, invece, ne parla.

Poteva fare di più

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L’ex Bomber del secondo scudetto romanista, Roberto Pruzzo, ad esempio, dice: “Non condivido tutto quello che dice Mourinho, ma a centrocampo e in difesa non ha alternative. Ieri Kumbulla a un certo punto è caduto da solo… “. Per Carlo Verdone, “nonostante non ci sia questo gran gioco e alcuni giocatori non siano scarsi come si dice, bisogna fidarsi di Mourinho”.

Di Mou si fida anche il giornalista Andrea Purgatori che pubblica l’hashtag #iostoconMourinho mentre Massimo Ghini ammette: “Non lo discuto, ma c’è qualcosa che immagino lui possa fare e che mi aspetto da uno come lui. Siamo dove dobbiamo stare. Questa è una squadra che ha difetti enormi, con giocatori che non stanno bene fisicamente, un po’ di delusione c’è, ma serve fiducia e pazienza. Abbiamo un mito in panchina, che gli si comprino i giocatori”.

Pazienza

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Stesso discorso per Fabio Petruzzi: “Siamo tutti delusi perché la classifica inizia a non essere bella. Detto che il rigore ieri non c’era, era fallo tutta la vita su Ibanez poco prima, ma non ci si deve aggrappare agli arbitri. Sapevo che con Mou non sarebbe arrivato il grande gioco, ma sapevo che sarebbero arrivati i risultati. E ancora credo che arriveranno. Serve tempo”. Gli stessi concetti che, qualche giorno fa, diceva Marco Delvecchio, ribaditi anche oggi dopo il ko di Venezia.

La sintesi, quindi, è che tra silenzi, malumori e critiche c’è solo una certezza a cui i romanisti, vip e non, si aggrappano. Ed è Mourinho. Anche se tutti, come ha detto Ciccio Graziani, “ci aspettavamo più di così. Almeno come carattere. Ma la squadra questa è e quindi avanti con lui”.

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