Roma, i top e i flop del 2020

ROMA - Il 2020 è ormai alla fine, la Roma ha concluso nel migliore di modi questa prima parte di stagione con la vittoria contro il Cagliari dell'ex Di Francesco ed è pronto a sfidare la Sampdoria il 3 gennaio per la prima gara del 2021, con la speranza di non commettere gli stessi errori di un anno fa. Il 2020 della Roma si era infatti aperto con due sconfitte contro Torino e Juventus che hanno compromesso inevitabilmente il cammino giallorosso verso la Champions League. Quello dei giallorossi è stato un anno tra alti e bassi, partito con le delusioni della scorsa stagione, proseguito con l'eliminazione dall'Europa League ai danni del Siviglia ma concluso nel migliore dei modi con l'avvento dei Friedkin e il terzo posto in classifica. Così come la squadra, anche molti giocatori si sono resi protagonisti di alti e bassi nel corso dell'anno solare: ecco i tre migliori e i tre peggiori del 2020. 

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I TOP DELLA ROMA NEL 2020

Mkhitaryan - Sei gol e cinque assist da febbraio ad agosto, otto gol e altrettanti assist da settembre a dicembre. È stato l'anno di Henrikh Mkhitaryan, vero trascinatore della Roma di Fonseca e simbolo della rinascita della squadra giallorossa in questa prima parte di stagione. Il trequartista dopo aver acccantonato i problemi fisici ha preso la Roma sulle spalle nei momenti difficili e l'ha portata fino al terzo posto in classifica. L'armeno ha sposato il progetto giallorosso, ad agosto è riuscito a rescindere il contratto con l'Arsenal per abbracciare la causa di Fonseca e riportare la Roma in Champions. Il miglior giocatore del 2020. 

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Spinazzola - La rinascita di Spinazzola, il riscatto del giocatore a gennaio venduto e poi rimasto. Spinazzola nel mercato invernale 2020 era volato a Milano per firmare con l'Inter nello scambio che avrebbe portato Politano in giallorosso. La trattativa è poi saltata, il club nerazzurro aveva chiesto un supplemento di visite mediche sul terzino che non convinceva in pieno. La Roma ha così deciso di interrompere la trattativa trattenendo il ragazzo. Da quell'episodio Leonardo è rinato mentalmente e fisicamente. E in questo avvio di stagione è stato tra i migliori in assoluto, se non addirittura il miglior terzino della Serie A. 

Veretout - Grinta, polmoni, sudore: Jordan Veretout non si è fermato un attimo. In questa prima parte di stagione ha saltato solamente tre partite per un problema muscolare, nella precedente solamente cinque per squalifica e qualche infortunio. Il francese è il motorino della Roma, instancabile e sempre nel vivo dell'azione. Il club giallorosso ha rifiutato più volte le offerte del Napoli, Veretout è incedibile per Fonseca e uno dei leader della squadra. 

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I FLOP DELLA ROMA NEL 2020

Pau Lopez - Un anno da dimenticare per il portiere spagnolo. Tanti errori nel 2020, cominciati a gennaio nella gara contro la Lazio, poi proseguiti tra luglio e agosto (i più gravi contro il Siviglia), fino alle insicurezza di questa prima parte di stagione. Lo spagnolo non riesce a riprendersi soprattutto mentalmente, diventando di fatto il secondo portiere della Roma dietro a Mirante. Aspettative non soddisfatte, soprattutto perché Pau Lopez è stato pagato 30 milioni di euro diventando il portiere più costoso nella storia della Roma. 

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Diawara - Il guineano a differenza di Paul Lopez è stato sopratutto molto sfortunato. A gennaio la lesione del menisco esterno lo ha fermato per diversi mesi, complice anche il lockdown. Niente intervento, il centrocampista ha preferito la terapia conservativa che lo ha rallentato anche alla ripresa della stagione tra luglio e agosto. A ottobre la positività al Coronavirus, ma anche prestazioni al di sotto della sufficienza. E adesso Diawara è ormai all'ultimo posto nelle gerarchie di Fonseca. A gennaio se arrivasse un'offerta potrebbe anche partire

Carles Perez - Sarebbe dovuto essere il colpo di mercato più importante dello scorso gennaio, invece si è rilevato il più deludente. L’attaccante spagnolo non riesce a trovare spazio nella Roma, complice il cambio modulo, le scelte di Fonseca che sulla trequarti punta sull’usato sicuro e il mancato adattamento del calciatore al campionato italiano. La scorsa stagione Perez in giallorosso ha disputato 7 gare da titolare su 15 partite giocate, nei primi mesi al Barcellona invece era partito dal primo minuto 8 volte su dodici match giocati. In sostanza ha giocato titolare più nel club che aveva lasciato proprio per avere più spazio. E non è andata meglio in questa prima parte di stagione: solamente 111 minuti in Serie A, nei quali ha segnato un gol nella vittoria per 5 a 2 contro il Benevento, poi spazio in Europa League per il turnover massiccio proposto da Fonseca. Cinque partite da titolare senza lasciare il segno né con i gol, né con gli assist: una situazione spiacevole per la Roma che lo scorso gennaio ha investito 12 milioni (più eventuali bonus) su di lui, ma soprattutto per il ragazzo che non riesce ad adattarsi al ruolo di trequartista centrale, lui che era stato preso inizialmente da Petrachi per correre e farsi spazio sulla fascia destra. Come per Diawara, lo spagnolo rientra nella lista dei cedibili. 

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