Di questa – complicata – stagione romanista si ricorderanno soprattutto due trasferte: i 25′ minuti di Udine, con oltre 200 eroi arrivati in Friuli in mezzo alla settimana, e i 90′ di Empoli. Al Castellani, stasera, ci sono oltre 3500 tifosi tra settore ospiti e tribuna: una marea per una partita di domenica sera che non ha valore per la Roma. I giallorossi sono sesti, giocheranno il prossimo anno in Europa League e se c’era un mezza speranza di Champions dipendeva dall’Atalanta, non certo dalla sfida di Empoli. Per i toscani vale un campionato, per i giallorossi no e allora vedere 3500 romanisti cantare Roma, Roma, Roma e tutti i cori della curva Sud non può che avere un valore. La base e il vertice da cui ripartire la prossima stagione.
Roma, la festa dell’Atalanta in tv mentre i tifosi riempiono lo stadio
Quando i romanisti riempiono il settore ospiti di Empoli nelle tv dello stadio va in onda la festa dell’Atalanta, i canti, i balli e la coppa in bella vista. E’ una nemesi incredibile di tutto quello che è stato: la finale che la Roma sognava di giocare per riprendersi la coppa persa a Budapest, la finale che invece non solo ha giocato l’Atalanta, ma l’ha pure vinta con merito. Una batosta non da poco, per i romanisti, tutti. Eppure, nonostante tutto, Empoli non è mai stata in dubbio. Tutti volevano venire, tutti sono arrivati. Tempo fa in curva Sud apparve uno striscione: “Mai schiavi del risultato“. Sono passati 13 anni, la marea giallorossa che ha invaso Empoli dimostra che cambiano allenatori, presidenti e giocatori ma i romanisti sono sempre qua. Dove gioca la Roma.
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