Roma, i 5 esuberi top da piazzare: e che tesoretto se ci riesce…

I rientri dai prestiti sono un grattacapo in più per il d.s. Tiago Pinto. Si punta ad avere un borsino di circa 45 milioni per far respirare i conti

Gli acquisti, i rinforzi su cui si sta ragionando con Mourinho, ma anche gli esuberi da piazzare il prima possibile. E tra questi i rientri dai prestiti, un grattacapo in più per Tiago Pinto, da risolvere possibilmente il prima possibile. Ecco perché nell’agenda del general manager portoghese una delle prime voci è proprio questa: i prestiti. Ed ecco perché nei prossimi giorni il dirigente giallorosso incontrerà una serie di agenti, proprio per sistemare il futuro di chi è destinato a rientrare alla Roma. Ma, molto probabilmente, anche a non restarci.

La situazione

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Si tratta sostanzialmente di cinque giocatori, attualmente in forza ad altri club ma ancora di proprietà della Roma: Florenzi (Psg), Nzonzi (Rennes), Under (Leicester), Kluivert (Lipsia) ed Olsen (Everton). Di questi Pinto, volendo, non terrebbe nessuno, per mille motivi. Ed anche Mourinho ha forti perplessità, per ovvi motivi. Florenzi perché il suo rapporto con Roma si è oramai incrinato, Nzonzi perché non ha la fame e la voglia di rimettersi in discussione con la Roma, Under e Kluivert perché non hanno fatto il salto di qualità che era atteso (nonostante sui due Mou in passato abbia messo più di un occhio) ed Olsen perché non offre le garanzie necessarie per essere il portiere titolare della prossima Roma. Il problema, però, è che sono ancora tutti leganti contrattualmente alla Roma: Nzonzi per un altro anno (il che vuol dire che il prossimo anno non potrà andare in prestito da nessuna parte, ma solo essere ceduto), Florenzi, Under, Kluivert e Olsen fino al 2023. La Roma ovviamente punta a cederli, anche per portare a casa un tesoretto da poter poi reinvestire eventualmente sul mercato. Se il Psg, infatti, dovesse decidere di riscattare Florenzi entrerebbero 9 milioni di euro, mentre dalle eventuali cessioni di Under e Kluivert la Roma vorrebbe ottenere 10-12 milioni a testa. Più difficili le situazioni di Nzonzi e Olsen: il primo essendo in scadenza perderà valore e ci si potrebbe accontentare di 6-7 milioni, qualcosa in meno per Olsen, tra i 4 e i 5. Insomma, una piattaforma di almeno 40-45 milioni di euro che farebbe respirare i conti. Senza poi contare i risparmi sugli ingaggi, circa 13 milioni netti, che poi al lordo vuol dire quasi 24 milioni. Ecco anche perché Pinto vuole risolvere il problema il prima possibile, perché i conti devono tornare anche in vista della prossima campagna acquisti.

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