Roma, Fonseca: “Mkhitaryan convocato, Smalling out anche con l’Ajax”

Contraddizione clamorosa tra cammino europeo e quello italiano. Che idea si è fatto?
“Sono due competizioni diverse. Noi siamo stati quasi sempre tra i primi quttro posti della Serie A, ma penso che sia importante anche dire che ci sono mancati giocatori importanti nelle settimane in cui abbiamo lasciato la posizione tra e prime quattro. L’Europa League ha partite ad eliminazione diretta, sono competizioni diverse. In campionato si può sbagliare di più, a maggior ragione con le assenze di giocatori importanti”. 

Ha mai pensato di aggiungere al suo staff un conoscitore del calcio italiano?
“Non ci ho mai pensato”. 

Come ha lavorato sulla testa della squadra?
“I giocatori capiscono che la prossima partita è sempre la più importante. Adesso devono capire che è importante vincere col Bologna”. 

Sabatini l’ha riempita di belle parole, dicendo che i Friedkin dovrebbero uscire dal silenzio. 
“Lo ringrazio per le belle parole, ma non ho visto l’intervista”. 

È vero che sul suo futuro una decisione è già stata presa?
“Il mio futuro non è importante, io sono focalizzato sul presente. La cosa più importante è la Roma”. 

Come gestirà veretout e Mkhitaryan? Come sta Smalling?
“Sarà difficile avere Smalling per L’Ajax. Mkhitaryan si allenato oggi, non giocherà dall’inizio domani. Veretout? Vediamo domani”. 

Pastore può avere una chance?
“Pastore è stato fermo tanto tempo. Ho parlato con lui, deve ritornare a giocare nel tempo e contesto giusto. Sa quello che io penso”. 

Molto infortuni al flessore. 
“Non è un problema solo della Roma ma delle squadre che giocano tante partite. Abbiamo l’esempio di quello che succede alla Roma accade anche a tanti grandi club. Anche con le nazionali ho visto tanti infortuni, è un calendario con tante partite ravvicinate. In questo momento se vede gli infortuni penso alle tante partite. Questo è un problema, Guardiola ne parla sempre. I giocatori non sono macchine”. 

Può avere senso puntare tutto su uno delle competizioni?
“La gara più importante è il Bologna”. 

Cosa manca al calcio italiano per affidarsi ai propri giovani?
“È un problema culturale e di necessità. La serie A è uno dei campionato più importanti del mondo, in Olando e in Portogallo sono campionati che non comprano i migliori giocatori ma formano i propri giovani. Qui a Roma abbiamo tanti giovani come Kumbulla, Calafiori, Ibanez, Mancini e Villar”. 

Il Bologna è la squadra che tira di più verso la porta insieme alla Roma. 
“Sarà una partita difficile, ma siamo focalizzati su tutti gli aspetti. Sarà una gara contro una squadra aggressiva e con giocatori di qualità”. 

Come stanno Santon e Reynolds?
“Sono convocati, sono pronti per giocare. Vediamo domani”. 

Spinazzola?
“Non sarà della partita”. 

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