Roma-Feyenoord, sale la febbre per la finale di Conference League

INVIATO A TIRANA – Non puoi sbagliare, non puoi non sapere. Prima ancora di entrare sul territorio albanese, scendendo dalle scalette dell’aereo, la finale è un passaggio obbligato: la porta scorrevole dell’aeroporto, intitolato a Madre Teresa che è comprensibilmente un orgoglio nazionale, è stata ridisegnata come una porta da calcio, con tanto di rete virtuale. Simbolismo affascinante: per accedere a Tirana, devi fare gol. E’ il messaggio che l’Albania vuole trasmettere al mondo. Questa partita è uno spot imperdibile, un promo per la valorizzazione del territorio al quale il Governo si sta preparando da un anno. Le strade principali sono state ristrutturate, profumano di asfalto fresco. E ogni cinquanta metri, sui piloni della piccola strada che conduce verso il centro, è appesa una bandiera che annuncia l’imminente Roma-Feyenoord

Roma-Feyenoord, le ultime da Tirana con il nostro inviato

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Roma-Feyenoord, le ultime da Tirana con il nostro inviato

Roma, le ultime da Tirana

Aspettando i tifosi delle due squadre, che nella grande maggioranza arriveranno nelle prossime ore, è facile ascoltare un «Forza Roma» quando gli albanesi capiscono di avere a che fare con un italiano. Quasi tutti parlano o comunque capiscono la nostra lingua, che studiano a scuola dandole la stessa importanza dell’inglese. E che hanno imparato anche grazie alla Rai, da tempo presente sulle televisioni di tutti i cittadini. Nel Blloku, il quartiere che durante il regime era interdetto a chi non era parte dell’élite comunista, i modernissimi e curatissimi locali sono pieni di vita e di allegria, con le terrazze aperte per il caldo estivo e la musica che arriva da ogni angolo. 

Tirana, lo stadio

Lo stadio, di cui si è tanto parlato a causa delle dimensioni inadeguate, si raggiunge comodamente a piedi dal centro. Si raggiungerà a piedi, anzi, perché per domani il sindaco ha disposto la chiusura degli uffici e il blocco del traffico. Vista da fuori, l’Arena Kombetare non sembra nemmeno uno stadio. «E’ un edificio urbano» ama ricordare Marco Casamonti, l’architetto italiano che l’ha progettato. Colorato di rosso, nero e grigio, per riprodurre la bandiera nazionali, è decorato con 3.200 pannelli di alluminio in bassorilievo, rappresentanti i tappeti albanesi (molto popolari). L’organizzazione sta già transennando la zona, per allestire i corridoi che delimiteranno lo spazio riservato alle due tifoserie. Ma a due giorni della finale la struttura è soprattutto un’area destinata all’intrattenimento, con ristoranti e bar molto frequentati a tutte le ore del giorno e della sera. 

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Roma-Feyenoord, la sicurezza

La sicurezza è comunque un tema molto delicato, del quale la polizia locale si sta occupando da parecchi mesi. Dopo una lunga serie di riunioni, nelle quali sono stati coinvolti esperti italiani e olandesi, sono state create due fan zone, una a nord dello stadio per i tifosi del Feyenoord e una a sud, nel parco adiacente all’Arena, per i romanisti. Per minimizzare il rischio di contatti, 2.000 agenti albanesi vigileranno sulla serenità del prepartita. A loro si sono aggiunti 14 poliziotti italiani e un analogo numero di olandesi, che conoscono le teste calde di tutt’e due le fazioni: sono circa 500 i soggetti, di qua e di là, che le forze dell’ordine ritengono di dover controllare. Intanto, per domani è stato deciso il divieto di vendita di alcolici in bottiglia. 

Tirana, i tifosi dall’Italia

Ai tifosi che arrivano dall’Italia, è bene ricordare che in Albania non esiste il roaming gratuito per i telefonini. Chi fosse interessato ad acquistare una scheda locale per risparmiare credito, può farlo in pochi minuti direttamente all’aeroporto. Altrimenti, niente paura: Tirana è una città evoluta, la connessione wifi è quasi dappertutto. Anche nella fan zone

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