Roma femminile, con la Champions una nuova luce per il Tre Fontane

Il “Tre Fontane” si è rifatto il look in tempo per l’esordio casalingo della Roma nella Women’s Champions League. Nello storico impianto capitolino dell’Eur – costruito in occasione delle Olimpiadi del 1960 – è stata completata l’installazione di un sistema di illuminazione ad altissima efficienza, con quattro nuove “torri faro” allestite dietro le tribune con 78 proiettori LED di ultima generazione (riciclabili al 99%) per l’omologazione FIGC e UEFA che consentiranno il regolare svolgimento delle gare in notturna. Grazie alla sinergia tra Ati Tre Fontane, concessionaria dell’impianto capitolino presieduta da Ugo Pambianchi che ha avviato il progetto di riqualificazione nel 2015, l’As Roma e l’Assessorato allo Sport guidato da Alessandro Onorato con la supervisione del Dipartimento Sport di Roma Capitale, lo Stadio Tre Fontane sarà pronto ad accogliere la sfida di giovedì sera tra le giallorosse e l’Ajax, con fischio d’inizio alle ore 21. “Adesso abbiamo la nostra casa – l’emozione di Betty Bavagnoli, responsabile della Roma femminile – ed è un grande orgoglio per tutti, perché dimostra che le cose si possono fare se c’è un vero gioco di squadra. Abbiamo lo scudetto sul petto e lo vogliamo difendere anche in campo internazionale nello stadio che ci ha dato le più grandi soddisfazioni”.

Nuovo Tre Fontane, tutte le novità

Oltre al restyling illuminotecnico (280 metri cubi di cemento impiegato per quasi 2600 metri di cablaggio in un sistema che garantirà illuminazione uniforme), realizzato in collaborazione con Klikitalia con corpi Signify, i lavori ultimati per questa fase hanno previsto il posizionamento di circa 3.000 sediolini rimovibili per il pubblico sulle tribune e di uno speciale schermo anti abbagliamento per migliorare l’esperienza degli atleti in campo e degli spettatori sugli spalti. Come già prevedono molti stadi moderni di tutta Europa, il sistema di illuminazione include la possibilità dello Show Lighting, un’altra area altamente specialistica che prevede uno spettacolare gioco di luci e musica con effetti speciali generato dall’intermittenza dei led integrati nei corpi illuminanti installati intorno al rettangolo di gioco. “È stato un percorso faticoso e complesso, ma enormemente gratificante – dichiara Ugo Pambianchi, Presidente della concessionaria Ati Tre Fontane – abbiamo completato i lavori in 35 giorni, con 3 gare in mezzo e alcuni giorni di maltempo, centrando un traguardo che ci sembrava impossibile. Un risultato in tempi record reso possibile da un grande di gioco di squadra tra noi concessionari, l’As Roma, l’Assessorato e il Dipartimento Sport di Roma Capitale che ci hanno messo nelle migliori condizioni per operare”. Con questa fase si è arrivati alla realizzazione del 60% del progetto, che proseguirà con l’allestimento di un centro fisioterapico, di un campo polivalente coperto e di una nuova tribuna sul lato corto con club house e sala media. “Siamo sempre più proiettati al futuro – ha concluso Pambianchi – la storia racconta i suoi luoghi, le sue passioni e il suo sport, ma il futuro si costruisce con le competenze, con le idee e con i fatti”. 

“Questo impianto è la prova provata che chi vuole investire a Roma è trattato con i guanti bianchi – le parole di Alessandro Onorato, assessore allo Sport e ai Grandi Eventi di Roma Capitale – perché porta lavoro, sviluppa l’indotto economico e porta alla nostra città un’immagine internazionale. Questa è l’amministrazione dei sì, abbiamo fame di investimenti. Dobbiamo permettere a tutti, a partire dallo sport di base, di compiere i giusti passi e di avere gli spazi adeguati perché lo sport ha una funzione sociale fondamentale per la società. Con l’impiantistica siamo ancora fermi alle Olimpiadi del ’60 e ai Mondiali del ’90, questa è una vergogna che la nostra generazione deve mettere a posto”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Precedente Inter, le condizioni di Bastoni: il responso su Juve-Inter Successivo Zaniolo si sfoga dopo Ucraina-Italia: "Se sai di essere pulito..."