Roma, ecco Louakima: “Mi ispiro a Matuidi”

Diciassette anni e tanta voglia di emergere. E coraggio, perchè per lasciare il Paris Saint-Germain ce ne vuole parecchio. Soprattutto considerando che negli ultimi anni la società transalpina ha portato alcuni dei suoi ragazzi delle giovanili in prima squadra, nonostante la presenza di un numero esorbitante di stelle di livello mondiale. Ma Corentin Louakima, giovanissimo terzino destro, non ha comunque avuto dubbi. E quando alla sua porta ha bussato la Roma, ha deciso di cambiare…capitale. Dalla Tour Eiffel al Colosseo, abbastanza per non perdere il contatto con la storia e anche per cercare il proprio posto nel mondo del calcio.

PROGETTO – Il francese racconta a Goal come è nata la decisione di trasferirsi a Roma. “Il PSG era pronto a tenermi, ma mi ha spiegato che se avessi avuto un’opportunità interessante non mi avrebbero chiuso le porte. Non mi hanno bloccato, mi hanno lasciato firmare con un altro club capendo la mia situazione. Volevo solo giocare, ho scelto il progetto migliore”. Progetto che per lui la Roma sembra avere da parecchio, addirittura da prima della crisi Covid. “L’accelerata c’è stata un mese fa, la Roma mi seguiva prima del mio infortunio: stavo chiacchierando col mio agente, il lockdown non ha aiutato. Si sono ripresentati quest’estate e ho firmato. Ho ricevuto molti messaggi social, questo mi rende felice”.

MATUIDI – Dunque, una nuova sfida, perchè mettersi alla prova è il primo passo per diventare grandi. “Per realizzare i miei sogni e i miei obiettivi, devi passare per momenti difficili. Ho firmato per la Roma per avere successo in carriera”. Il suo è un ruolo…in via di estinzione. Ma per un difensore, nulla di meglio del calcio tricolore per imparare. “Sono un terzino destro, ma posso giocare anche centrale. Sono veloce e forte fisicamente, in Italia sono sicuro che continuerò a imparare e migliorare”. Il modello? Un connazionale…ex juventino, se non altro per lo spirito. “Il mio riferimento è Matuidi, per mentalità e perchè non molla mai, ma il mio vero idolo è mio padre. Non si è mai arreso nè ha abbassato la testa, è una cosa che mi dà motivazione. Anche mia madre e il mio fratellino, mi danno amore e forza”. E la Roma gli ha dato fiducia…

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