Roma, è Mayoral il re di Coppa. E Fonseca ci pensa su…

Giovedì contro lo Shakhtar all’Olimpico dovrebbe giocare Mkhitaryan attaccante, ma i 5 gol in 8 gare dello spagnolo stanno facendo riflettere l’allenatore. In attesa del rientro di Dzeko

Europa League, senza dubbio, ma per la Roma anche Coppa Mayoral. Se lo spagnolo in campionato ha realizzato 6 gol e 4 assist in 20 partite, restando a secco nelle ultime 6, in Europa è stato assoluto protagonista del cammino della squadra di Fonseca. Giovedì, sulla carta, contro lo Shakhtar potrebbe anche riposare, con Mkhitaryan schierato attaccante, ma Fonseca ci ragionerà bene prima di lasciarlo in panchina perché finora il rendimento europeo di Borja è stato perfetto: 5 gol e un assist in 8 partite, a segno da subentrato nel doppio confronto col Braga, una serie di prestazioni sempre di ottima qualità e una leggerezza, anche mentale, che in campionato non sembra avere sempre.

ASPETTANDO EDIN

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Certamente, in Serie A, le difese sono più chiuse rispetto a quelle europee e ci vuole tempo per conoscerle. Altrettanto sicuramente Mayoral ha pagato, in parte, la vicenda Dzeko e la necessità di dover giocare dal primo minuto 8 partite di fila, complice anche l’infortunio di Edin. L’unica che ha davvero sbagliato è però quella in coppa Italia contro lo Spezia, dove si è divorato il gol del passaggio del turno, ma nelle altre occasioni, pur segnando poco (3 reti in queste 8 gare) ha fatto almeno sentire la sua presenza nel gioco. Gioco che però, quanto prima, ha di nuovo bisogno di Dzeko.

RE DI COPPA

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In Europa invece Mayoral sembra più a suo agio. Con 5 reti è al terzo posto della classifica marcatori di coppa, affrontare nella prima fase squadre non di primissimo piano lo ha aiutato (Young Boys, Cluj e Cska Sofia), mentre con il Braga, livello più alto, è stato bravo a sfruttare i pochi minuti a disposizione. Ecco perché, pur essendo stanco, spinge per avere un posto da titolare giovedì all’Olimpico contro lo Shakhtar, una squadra difficile da affrontare ma che fa giocare gli avversari. Fonseca lo sa meglio di tutti e questo fa sì che lo spagnolo abbia più di qualche possibilità di farcela a giocare dall’inizio. Anche, magari, per un pizzico di scaramanzia.

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