Roma e Fiorentina, nessun giocatore in nazionale: le Asl bloccano gli spostamenti

A non autorizzare i viaggi dei giocatori sono state le rispettive Asl di competenza, regione Lazio e Toscana

Nessun giocatore in nazionale, né quelli della Roma né quelli della Fiorentina. A bloccare le partenze dei sette giallorossi e dei 13 viola sono state le rispettive Asl di competenza, a causa delle positività riscontrate un paio di giorni fa da Edin Dzeko (Roma) e José Maria Callejon (Fiorentina). Per tutti i giocatori di entrambi le squadre, infatti, è scattata la cosiddetta bolla domiciliare, con la sola possibilità di poter fare il tragitto casa-campo di allenamento-casa, senza quindi poter viaggiare in giro per l’Europa o per il mondo.

Autorizzazioni

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A non autorizzare gli spostamenti dei giocatori sono state le rispettive Asl di competenza, quella della regione Lazio e quella della regione Toscana. Roma e Fiorentina fanno quindi sapere come la decisione non sia stata presa dalle rispettive società, ma dalle autorità competenti in tema di sicurezza della salute.

Tutti nella bolla

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Nella Roma dovevano muoversi i quattro azzurri (Pellegrini, Mancini, Cristante e Spinazzola, anche se l’esterno sinistro avrebbe comunque dato forfeit per l’infortunio subito a Genova), oltre al difensore albanese Kumbulla, al fantasista armeno Mkhitaryan ed al centrale brasiliano Ibanez (che era stato convocato con la nazionale olimpica verdeoro). Ed invece tutto il gruppo a disposizione di Fonseca resterà isolato a Trigoria, potendo solo recarsi nelle rispettive residenze nei momenti non legati agli allenamenti. Stesso discorso anche per i giocatori della Fiorentina, che potranno fare solo la spola tra le proprie case e i cosiddetti campini, i campi vicino allo stadio. Nella squadra di Iachini, tra l’altro, dovevano partire Biraghi, Castrovilli, Brancolini, Cutrone, Milenkovic, Vlahovic, Amrabat e via dicendo. Anche la Fiorentina, infatti, è in “bolla”, situazione che durerà fino a domenica prossima. Per nessuno di loro, né tra i giallorossi né tra i viola, ci sarà la possibilità di unirsi alle rispettive nazionali. E considerando che Fonseca, ad esempio, si era detto preoccupato da questi viaggi perché “so quello che facciamo alla Roma, ma non so cosa succede nelle altri parti del mondo e negli altri campionati”, alla fine la situazione può essere vista anche di buon occhio dai due club.

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