Roma: da Tripi a Bove, da Zalewski a Ciervo, quanti giovani in rampa di lancio

Alberto De Rossi, fresco di rinnovo, li ha formati, ora Mourinho li valuta per la prima squadra. Partendo dal suo motto: “Se uno è bravo gioca, non conta l’età”

Nel rinnovo annuale che la Roma ha fatto ad Alberto De Rossi c’è, soprattutto, la voglia di continuare un percorso che, oltre alle vittorie quando arrivano, regala alla prima squadra giocatori pronti. Che poi facciano carriera è un’altra storia, molto dipende anche dalla testa, ma di sicuro Tripi, Bove, Zalewski e Ciervo – tutti classe 2002 – sono quattro ragazzi che Mourinho ha avuto in queste prime settimane di ritiro e ora si giocano l’occasione di volare in Portogallo per la seconda e ultima fase di preparazione. Tripi ha risposto bene da adattato come terzino sinistro, Bove e Zalewski sono quelli che si sono messi più in mostra a Trieste contro la Triestina.

LE STELLINE

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Il primo da mediano, con giocate, geometrie e personalità, avendo accanto prima Villar e poi Diawara, il secondo non solo con il gol partita, ma anche con un’attitudine e una rapidità di movimenti che anche a Trigoria ha davvero colpito lo Special One. Lo scorso anno sembrava già pronto per giocare di più in prima squadra (2 presenze) e qualcuno in società aveva consigliato a Fonseca di sfruttarlo di più ma il portoghese aveva preferito puntare su calciatori più esperti. Adesso Zalewski, gestito dalla Gp Soccer and Management (la stessa di Pellegrini) a 19 anni ha l’occasione di essere allenato da un tecnico di fama mondiale e non se la vuole far scappare. Stesso discorso per Bove (agente Tavano), una presenza in A lo scorso anno.

MOU E I GIOVANI

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Mourinho, ad ora, gli sta dando fiducia, a fine estate con la società tirerà una somma, consapevole che in carriera – e spesso lo ha ricordato – ha lanciato parecchi ragazzi, da Diogo Luis (anni 2000) a Carlos Alberto (divenne il secondo più giovane a segnare in una finale di Champions) fino a Santon e Stevanovic ai tempi dell’Inter fino a Morata e Casemiro. Qualcuno ha fatto carriera, qualcuno meno, ma il credo di Mou non è mai cambiato: “Se uno è bravo gioca, non conta l’età”. Anche con la Roma è così ed è anche per questo che la collaborazione con un uomo d’esperienza come De Rossi sarà importante. Il resto, poi, dovranno farlo i ragazzi.

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