ROMA – Scarico, frastornato. E sostituito. Bryan Cristante ha vissuto una serata insolita. Completamente fuori partita, anche perché non è ancora al cento per cento della condizione atletica, è stato richiamato da De Rossi insieme a Paredes dopo il 2-0 per l’Empoli. La Roma aveva bisogno di aumentare la qualità e la velocità, da qui il doppio cambio, ma certo non era abituata a ripensarsi senza il pilastro del centrocampo. Pensate che soltanto un’altra volta, da quando è andato via Mourinho, Cristante era stato sostituito così presto: anche in quel caso all’Olimpico, nel secondo tempo contro l’Inter, e anche in quel caso la scossa non servì a recuperare il risultato negativo.
Riflessioni
Cristante è uno di quei calciatori sui quali un allenatore può sempre contare, tanto è vero che ogni estate viene escluso dai “campetti” delle formazioni titolari dei giornali e poi puntualmente gioca più di tutti nella Roma. Ma in questo momento non è in forma e sta facendo anche qualche ragionamento. Si è reso conto che la società, davanti a una buona offerta, può venderlo negli ultimi giorni di mercato. E ne ha parlato a lungo ieri al procuratore, Giuseppe Riso, con il quale ha cenato dopo la partita. Non c’entra nello specifico la sostituzione di domenica, ma il suo umore non è dei migliori. Comprensibilmente. Non si aspettava, Cristante, un altro inizio in salita che ha replicato le prime due giornate dell’anno scorso. Non sopporterebbe un altro campionato lontano dalla zona Champions.
Frattesi
La sensazione è che alla fine Cristante non si muoverà da Roma, perché restano pochi giorni per allestire una trattativa con un’altra squadra. Inoltre per De Rossi rimane un punto di riferimento, un interlocutore privilegiato: è stato citato più volte come esempio di un professionista impeccabile. Però il manager, che è lo stesso di Davide Frattesi, al quale De Rossi aveva telefonato a giugno chiedendogli se fosse intenzionato a tornare a casa, ha fatto diverse chiacchierate con dirigenti di altri club. A Trigoria, dove per comprare centrocampisti con caratteristiche diverse (tipo il costosissimo Manu Koné) devono vendere, ascolterebbero eventuali proposte. Ma non si priverebbero di Cristante, che ha un contratto fino al 2027, per meno di 20 milioni. Se qualche ammiratore si affaccia alla finestra entro venerdì, dovrà essere molto persuasivo.
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