Roma, cosa sta succedendo a Karsdorp

ROMA – Salvate il soldato Karsdorp. Anzi, si salvi da solo. Il pilastro della fascia destra delle ultime stagioni non sta vivendo un momento brillante, anzi, è uno dei giocatori meno in forma della Roma e che in campo non sta rendendo quanto potrebbe e dovrebbe. Il terzino olandese sta trovando molte difficoltà a imporsi, con leggerezze ed errori che hanno inciso nel rendimento della squadra in questo avvio di campionato. Vedi il primo gol subito dalla squadra di Mourinho a Udine: una grave disattenzione e un eccesso di sicurezza che sono costati caro alla squadra, con i sentiti ringraziamenti di Udogie e degli uomini di Sottil che dopo soli cinque minuti dall’inizio della partita hanno trovato la strada spianata verso una vittoria definita poi «storica» dal dt Marino.

Karsdorp da incubo

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Karsdorp da incubo

Mourinho insoddisfatto

Karsdorp ha cominciato la stagione con il freno a mano tirato. Contro l’Udinese una delle peggiori partite degli ultimi anni, nella gara precedente novanta minuti in panchina e nella sfida contro la Juventus la sostituzione al 62’, con l’ira di Mourinho per la sua prestazione e quella della squadra nel primo tempo. «In questa stagione i giocatori sanno di avere della concorrenza – aveva detto lo Special One al termine della partita – Karsdorp dell’anno scorso è una storia, quest’anno non sta bene, e allora “arrivederci amico”, entra Celik». Un messaggio più chiaro non esiste. Se nelle ultime stagioni l’olandese era il titolare inamovibile della fascia destra per mancanza di opzioni di livello, adesso Mou può fare affidamento anche sull’esterno turco che ha dimostrato di essere entrato bene nei meccanismi di squadra. Contro il Monza Celik si è giocato le sue carte, adesso è più di un’alternativa per le prossime partite.

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Roma, Karsdorp più concentrato

Karsdorp ha bisogno di ritrovarsi ma soprattutto di lavorare sulla concentrazione durante la partita. Anche nella passata stagione il ventisettenne ha dimostrato di avere dei blackout nel corso dei novanta minuti, come a Reggio Emilia quando prima ha subito l’imbucata di Traorè nel primo gol del Sassuolo e poi ha bucato l’intervento sempre sull’ivoriano per il momentaneo vantaggio neroverde. Disattenzioni difensive che nel corso della stagione non sono sempre state fatali (come a Bologna) ma che avrebbero potuto costare caro alla Roma. Sia chiaro, l’ultima stagione di Karsdorp è stata più che positiva, proprio per questo il tecnico pretende tanto da lui ma allo stesso tempo è consapevole di poter fare affidamento anche su Celik. Maggiore concentrazione in fase difensiva e più spinta in quella offensiva: dall’esterno serve anche un migliore supporto agli attaccanti, soprattutto nei due centravanti Abraham e Belotti che in questo avvio di stagione hanno ricevuto soltanto un cross dall’ex Feyenoord. Karsdorp sa che la stagione non lo aspetta. Altre quattro partite prima della sosta: l’olandese dovrà trovare più certezze dalle sue prestazioni per meritarsi la fiducia di Mourinho e dimenticare immediatamente un suo avvio di campionato non esaltante.

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