Roma, colpo in rimonta a Cagliari: Mou sorride, Mazzarri trema

Tutto nella ripresa: la squadra del portoghese (in tribuna perché squalificato) reagisce alla grinta iniziale dei sardi, spettacolare il gol vincente di Pellegrini su punizione

Dal nostro inviato  Andrea Pugliese

27 ottobre – CAGLIARI

Un buon Cagliari ed una Roma di rimonta, condotta in porto dal suo capitano, Pellegrini, che la tira fuori dalle sabbie mobili con un assist e un gol decisivi per la serenità di tutto l’ambiente giallorosso. Ma è stata dura per i giallorossi, anche perché il Cagliari ci ha messo il cuore, sperando fino a metà secondo tempo di poter fare il colpaccio. Che poi, prima della rimonta giallorossa, glielo ha negato Rui Patricio con una superparata su Pavoletti (autore anche dell’1-0). Se il Cagliari fosse andato sul 2-0 sarebbe stata francamente dura. Invece poi ci ha pensato proprio Pellegrini, che prima ha servito l’assist ad Ibanez per il pari e poi ha colpito con un gioiello su punizione.

Pochi spazi

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Mazzarri in extremis perde anche Godin e Strootman, con Nandez che alza bandiera bianca anche lui. Mourinho (per l’occasione in tribuna per squalifica, al suo posto il vice Joao Sacramento) non cambia invece nulla e va avanti con gli stessi undici di sempre. Ne viene fuori una partita in cui la squadra di casa gioca corta e compatta, con il 4-4-2 che in fase difensiva diventa 4-5-1 (è Joao Pedro ad abbassarsi e Marin a scalare in mezzo) e una Roma che non riesce mai a trovare il modo di rendersi davvero pericolosa. Gli spazi sono pochi, Mkhitaryan e Abraham girano a vuoto e il lavoro fatto da Vina e Karsdorp per smagliare la difesa avversaria non dà i frutti sperati. Così i giallorossi concludono i primi 45 minuti senza neanche un tiro in porta (le conclusioni di Cristante di testa al 15’ e di Zaniolo in pieno recupero finiscono fuori), nonostante vada alla conclusione 7 volte e abbia un possesso palla del 61%. Dall’altra parte, invece, il gol Mazzarri lo sfiora eccome, all’8’, quando Marin con una delle sue tante giocate pesca bene in profondità Bellanova, che approfittando di uno sbilanciamento di Vina colpisce in pieno la traversa. L’ombelico del gioco sardo è Marin, lo stantuffo è invece Lykogiannis, che mette in piedi un confronto anche molto fisico con Zaniolo. Si va però a riposo così, sullo 0-0.

Scintille e gol

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La Roma corre allora ai ripari e torna in campo con El Shaarawy al posto di Mkhitaryan, per dare maggiore peso all’attacco giallorosso. A passare però è il Cagliari, con una bella iniziativa Carboni-Marin sulla sinistra, il solito buco difensivo di Vina su Bellanova e Pavoletti pronto ad insaccare da due passi. Poi Joao Pedro ci prova di testa e al 12’ Mou manda dentro Felix, il centravanti della Primavera, preferito a Shomurodov e Carles Perez. La Roma passa così al 3-4-1-2, con El Shaarawy e Zaniolo che giocano però molto alti e a volte portano la linea offensiva anche a 4. Ad andare però vicinissimo al gol è ancora il Cagliari, con Pavoletti che si divora il 2-0 da solo davanti a Rui Patricio, con tutta la porta spalancata. Scampato il pericolo la Roma ci prova con Felix in mischia (ribattuta decisiva di Pavoletti) e Zaniolo (colpo di testa di poco al lato) e al 22’ ci arriva ad un soffio dal pari, con il tiro al volo di Pellegrini (spaccata su assist di Karsdorp) che si infrange sulla traversa. Poi è Mancini a sfiorare il palo sugli sviluppi di un angolo, Rui Patricio a salvare con un autentico miracolo su colpo di testa di Pavoletti e Ibanez a pareggiare i conti di testa su calcio d’angolo. Il pari è meritato, con la Roma che nel frattempo ha aumentato i giri del suo motore. E al 33’ i giallorossi passano ancora con una punizione magistrale di Pellegrini. L’assalto finale del Cagliari porta ad un tiro da fuori di Zappa, molta confusione e le proteste del Cagliari per un presunto fallo in area di rigore di Mancini su Pavoletti proprio all’ultimo giro. Finisce così, con la Roma che mantiene il quarto posto ed il Cagliari ultimo in classifica, con Mazzarri che trema.

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