Roma, chiude piazza di Spagna: Mayoral può perdere i suoi connazionali

Confermata la punta, il club risparmia per investire in mediana su un quadriennale per Xhaka. In avanti piace anche Azmoun

Ci sono grandi amori che durano tutta la vita ed altri, invece, che si sfarinano in fretta. Questo vale anche per il calcio, e forse ancor di più con la Roma che – tra la prima vera stagione della gestione Friedkin e l’avvento di José Mourinho in panchina – sta ponendo le basi per una sorta di rivoluzione. Proprio per questo, la sensazione è che a Trigoria la Spagna stia passando di moda. D’altronde, se la voglia di avere uno zoccolo duro di italiani non è mai tramontata, le altre nazionalità – a partire dalla passione per i brasiliani – hanno avuto sempre corsi e ricorsi.

Xhaka & Azmoun

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Così la dirigenza, in presenza di occasioni favorevoli, sarebbe pronta a fare ponti d’oro per sistemare quattro dei cinque spagnoli altrove, anche per facilitare l’avvicinamento ad altri obiettivi del club, dal regista Xhaka dell’Arsenal (4 anni per lui), all’attaccante Azmoun dello Zenit San Pietroburgo, che da tempo vengono accostati all’orbita giallorossa. Le cessioni, però, al momento sono prioritarie, ma non quella di Pellegrini, visto che i manager smentiscono le avance del Barcellona, dopo le indiscrezioni circolate in Spagna. Per questo, detto che la caccia a un portiere è uno dei punti fermi del mercato della Roma, con Fuzato che darebbe tutte le garanzie per essere un ottimo vice, ci sarebbe da cedere Pau Lopez, anche se per evitare la minusvalenza quasi certa, il prestito parrebbe la cosa più probabile. Il problema è che l’estremo difensore è reduce da un infortunio alla spalla e quindi solo ad agosto potrà tornare a lavorare bene. Insomma, cederlo non sarà affatto semplice. Discorso diverso per Gonzalo Villar. le qualità del ragazzo sono tante, ma il calo di fine stagione non è parso inosservato. La sensazione è che Mourinho voglia vederlo all’opera prima di decidere, anche perché offerte da Spagna e Portogallo non mancano. Il rischio di affollamento a centrocampo, comunque, è concreto e quindi almeno una uscita sarà indispensabile, soprattutto dopo l’esplosione di Darboe. A questo proposito, il primo incontro per il rinnovo è finito con un rinvio, perché c’è ancora tanta differenza fra domanda e offerta, tant’è vero che non si può escludere che la Roma prenda in considerazioni lusinghe convincenti.

Pellegrini e il Barça

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In attacco, poi, Pedro e Perez non rappresentano certezze. L’impressione è che la Roma vorrebbe tenerne uno al massimo. Cedere l’ex Chelsea rappresenterebbe una plusvalenza (era svincolato), ma età e ingaggio spaventano. Più probabile, perciò, che sia Perez a lasciare Trigoria, anche se con la formula del prestito. Morale: per la prossima stagione, la Spagna in maglia giallorossa ripartirà di sicuro da Mayoral, il cui secondo anno di prestito dal Real Madrid è stato confermato. Se il club dei Friedkin lo avesse riscattato, avrebbe dovuto pagare alla società di Florentino Perez 15 milioni, mentre nel 2022, se la Roma lo vorrà, dovrà pagarne 20. Nessuna sorpresa, perciò, se ipotizziamo che per Mayoral la prossima sarà la stagione decisiva, visto che dovrà giustificare un investimento importante nei suoi confronti. D’altronde, i 17 gol realizzati in 44 partite sono un eccellente biglietto da visita per l’attaccante. Quanto basta perché Mourinho lo guardi con particolare attenzione.

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