Roma, che lite per lo stadio!

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Roma, che lite per lo stadio!
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La Regione accelera, il Comune rallenta: a società e tifosi resta solo l’incertezza

SPALLETTI SU DE ROSSI DIFENSORE

PRUDENZA – Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio, ieri ha varato l’ultima parte dell’iter annunciando un’operazione di trasparenza: i 4.800 documenti, per complessivi 30 gigabyte, le relazioni della Conferenza dei Servizi nel giro di 48 ore dalle riunioni, tutte le informazioni pubbliche disponibili vanno sul sito www.regione.lazio.it/trasparenzastadio in una veste grafica facilmente navigabile. Zingaretti ci mette l’entusiasmo concesso a un amministratore pubblico chiamato oltretutto a fare da arbitro: «Secondo noi è un’opportunità. Vogliamo che il progetto venga realizzato». Badando a tenersi lontano dall’acqua fredda: «La Regione ha fatto e farà la sua parte, sorveglieremo sulla legalità e sui tempi. Il resto dipende da chi ha proposto lo stadio. Noi non siamo stati». Il codice di Zingaretti in questo caso è politico. Chi ha proposto lo stadio in ultima analisi è il Comune di Roma. Che adesso con la maggioranza Cinque Stelle e l’assessore Paolo Berdini deve decidere che cosa fare di questa scomoda eredità ricevuta dall’amministrazione di Ignazio Marino. Per adesso continuano a giocare di melina, cominciando da Berdini che ancora ieri ha avvertito: «Vedo molta impazienza da parte della Regione. Dorma tranquilla. Alla chiusura della conferenza dei Servizi il Campidoglio avrà 90 giorni di tempo per valutare l’interesse pubblico del progetto, a quel punto daremo il nostro parere sullo stadio». Dalla Regione ribattono che non è così, che i 90 giorni di cui parla Berdini non esistono o meglio decorrono da quando la Roma ha consegnato il progetto al Comune e quindi sono sfumati insieme con l’estate. […]

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