Roma, Carles Perez titolare: Fonseca punta sullo spagnolo

I segnali di vitalità, la voglia di rivalsa, le qualità oggettive: sono tre elementi che inducono Fonseca a rilanciare Carles Perez. A Kiev dunque sarà lui a giocare in attacco, titolare per la prima volta negli ultimi due mesi: la sua precedente partita cominciata fra gli undici risale al 23 gennaio, Roma-Spezia 4-3. E’ una partita da dentro/fuori per la Roma, anche se il risultato di 3-0 concede un discreto vantaggio, come per Carles Perez, spesso deludente nel suo primo anno a Trigoria, specialmente in territorio europeo.

Carles Perez a Parma è piaciuto: occasione per lui in Europa League

La trasferta di Kiev può essere la sua svolta personale. Nelle ultime partite, specialmente domenica scorsa a Parma, Carles Perez ha avuto un impatto molto positivo sulla squadra. Aggressivo, determinato, pericoloso. Avessero giocato tutti con la sua rabbia, forse la Roma avrebbe evitato la brutta fi gura. Qualche settimana prima contro il Braga, in pochi minuti, era stato addirittura devastante, non solo per il gol. E’ in condizioni atletiche scintillanti, come sta dimostrando anche in ogni allenamento, e così si è meritato una grande vetrina. In un attacco che non segna più, la sua velocità può scaldare anche i compagni spagnoli, da Borja Mayoral a Pedro, a loro volta attesi da un esame importante.

Perez, Ibanez e Villar: i tre classe 1988 arrivati a Roma nel gennaio 2020

Quando era arrivato dal Barcellona, nel gennaio 2020, Carles Perez era annunciato come il grande colpo della sessione invernale di Petrachi. La Roma aveva acquistato tre stranieri del 1998 e l’unico che avesse già dimostrato un potenziale era stato proprio lui, agganciato in extremis dopo il collasso dello scambio Spinazzola-Politano con l’Inter. Invece Fonseca ha scoperto prima Ibañez, già nella parte finale della scorsa stagione, e poi Villar, diventato un punto fermo nella squadra dall’autunno in poi. Carles, da parte sua, è retrocesso all’ultimo posto nella lista attaccanti. Ancora di più da quando la Roma, per rinforzare il pacchetto offensivo, ha inserito nella rosa El Shaarawy.

La Roma non lo ha voluto cedere Perez all’Udinese

Ma quando il talento c’è, prima o poi sboccia. Non è un caso che l’Udinese abbia cercato di averlo in prestito. Luca Gotti, che di giovani si intende, aveva visto nei suoi strappi e in quel sinistro vigoroso un ottimo rinforzo per la sua squadra. Ma la Roma ha preferito tenerlo, convinta di non aver sbagliato l’investimento. Fin qui i gol sono stati pochi, 2 per stagione, ma il tempo per recuperare terreno non manca.

Bruno Peres tre anni fa fu decisivo per la qualificazione ai quarti di Champions League

Da Perez e Peres, nel senso di Bruno: anche per lui è una serata speciale, soprattutto per i ricordi. Tre anni fa, nell’ottavo di Champions League, diede un contributo fondamentale alla qualificazione ai quarti salvando un pallone dello Shakhtar destinato in rete a tempo scaduto, con Alisson già a terra. Senza quell’intervento, non sarebbe forse esistita la storia di Roma-Barcellona. Squalificato in campionato, Bruno Peres dovrebbe avere un po’ di spazio anche stasera a Kiev: in scadenza di contratto, non vuole lasciare la Roma senza averle dato un’altra gioia.

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