Roma, altro che amichevole: col Porto c’è anche una mega rissa

Mancini sblocca di testa a inizio ripresa su corner, poi un fallo di Pepe innesca 5′ di grande nervosismo. I portoghesi pareggiano a due minuti dalla fine

Quinta amichevole precampionato della Roma e primo pareggio per la formazione di Mourinho. A Faro, nel primo test del ritiro portoghese del club giallorosso, contro il Porto di Conceiçao (più avanti nella preparazione, debutterà in campionato l’8 agosto) finisce infatti 1-1 con le reti al 56’ di Mancini e all’89 di Vitinha. Nel giorno in cui la Roma si avvicina sensibilmente a Eldor Shomurodov da affiancare alla coppia Dzeko – Mayoral, a segnare per la squadra di Mourinho è un difensore: Gianluca Mancini. Il centrale, dopo un’estate di riposo passata a smaltire (anche) la delusione azzurra (è stato tagliato dal c.t. sul filo di lana) mette in mostra una delle sue specialità: il gol di testa su palla inattiva. A servirgli un pallone perfetto, da calcio d’angolo, al 56’ è stato Nicolò Zaniolo, dopo un primo tempo in cui il protagonista del match è stato senza dubbio Rui Patricio, autore di un paio di buoni interventi. La Roma ha tirato poco (un tiro di Zaniolo poco pericoloso, un altro fuori di un niente di Dzeko) ma ha messo in mostra, come già si era visto nelle amichevoli precedenti, equilibrio e carattere, tutti aspetti tipici di una squadra di Mourinho.

GRUPPO OK

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Non a caso, quando dopo un’ora Pepe entra male (malissimo) su Mkhitaryan, e l’armeno reagisce, tutta la panchina scatta a difesa del compagno, come da qualche tempo non si vedeva nella Roma. Ne scaturisce una piccola-grande rissa a centrocampo. Intervengono anche gli allenatori, animi tesi, minacce e inviti a “rivedersi dopo”. L’arbitro, nettamente il più fisicato in campo, placa gli animi con le buone e anche con le meno buone poi sceglie di non punire nessuno mentre i tecnici sfruttano la situazione e tolgono dal campo i più focosi.

PARATE E GOL

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La Roma dovrà aumentare la sua produzione offensiva, in attesa soprattutto di sistemare il centrocampo con il ritorno di Veretout (che continua a non allenarsi) e l’arrivo di Xhaka. Stasera, a Faro sono partiti dall’inizio Darboe e Diawara, con Villar entrato nel secondo tempo. In difesa coppia centrale formata da Smalling e Mancini con Karsdorp e Calafiori sugli esterni. In attacco, dietro Dzeko, Pellegrini, Mkhitaryan e Zaniolo, non brillantissimo ancora come condizione, ma autore dell’assist per Mancini e, soprattutto, di una prova di grande sostanza. In porta, sotto gli occhi dei Friedkin, Rui Patricio che inizia a comandare la difesa in italiano e mette in mostra tutta la sua esperienza con due interventi su Otavio (colpo di testa) e Taremi. Su punizione di Sergio Oliveira il portiere portoghese, invece, non aveva trattenuto il pallone ma la difesa della Roma era stata abile a spazzare subito il pallone. Segnale, anche questo, di un gruppo che sta diventando sempre più squadra. E che ci teneva a vincere, ma si è dovuto, allo scadere, arrendere al gol del Porto con Vitor Ferreira, per tutti Vitinha, che con un tiro rasoterra ha battuto Rui Patricio.

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