Rocchi nuovo designatore degli arbitri di A e B. “Per la mia squadra modello azzurri”

Il 47enne ex fischietto scelto dall’Associazione Italiana Arbitri, lo ha annunciato il presidente Trentalange. “Voglio un gruppo unito ed entusiasta, lavorerò sul piano umano”

Ora è ufficiale: l’ex arbitro internazionale Gianluca Rocchi, 47 anni, fiorentino, è il nuovo designatore della Can che raccoglie gli arbitri di Serie A e B. Ad annunciarlo, in conferenza stampa nella sede della Figc, il presidente dall’Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange, al fianco del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Gravina ha parlato degli arbitri come “della parte migliore del calcio, rappresenta i valori che incarna a partire dal rispetto per le regole e per gli altri. Sono parte cruciale del rinascimento a cui lavoriamo da tempo. Al centro riportino la formazione, vogliamo un’Aia moderna che segua tutti i fischietti dai campi di periferia alla Serie A senza lasciare indietro nessuno” ha detto, aggiungendo: “Voglio congratularmi per la scelta di omaggiare con la promozione alla memoria, l’arbitro Daniele De Santis (ucciso da un conoscente a Lecce lo scorso settembre con la fidanzata, ndr)”.

“Rocchi è il nuovo”

—  

Con Rocchi ufficializzata la conferma di Matteo Trefoloni come Responsabile del Settore Tecnico Arbitrale e degli Organi Tecnici Nazionali. Trentalange ha così spiegato la scelta dell’ex arbitro internazionale dopo i 4 anni di Rizzoli: “Di me non ho mai detto di rappresentare il nuovo, ma di essere l’esperienza che porta al nuovo. Ecco, pensiamo che Rocchi sia il nuovo, dobbiamo imparare a fare strada ai giovani e costruire il miglior sistema arbitrale al mondo, senza protagonismi, senza pensare di essere i più bravi o perfetti. Vogliamo migliorare questo sistema e sappiamo che non ce la faremo da soli. Vogliamo aprire canali di comunicazione, come lui è riuscito a fare nel suo ruolo precedente di consulente per i rapporti istituzionali tra la Can e i club di A e B”.

La squadra

—  

Con Rocchi, apparso emozionato al primo giorno del nuovo ruolo, nominati nella commissione anche Elenito Di Liberatore della sezione di Teramo, Andrea Gervasoni della sezione di Mantova e Lorenzo Manganelli, della sezione di Empoli. Nel ringraziare il suo predecessore Nicola Rizzoli, Rocchi ha detto: “So come lavorava la vecchia commissione, sul piano tecnico non cambierà niente, io sono solo un servizio per l’Aia e per gli arbitri. Dobbiamo dare un servizio che deve essere al top e lavorare sull’aspetto umano. Sono ragazzi straordinari, se lavoriamo prima sull’uomo e poi sull’atleta otterremo risultati, c’è bisogno di un confronto personale”.

Modello azzurri

—  

Della squadra arbitrale, con cui a breve Rocchi inizierà il lavoro in raduno, ha detto: “È un gruppo giovane, mi piacerebbe prendere lo spirito della nostra Nazionale, voglio un gruppo unito ed entusiasta. Credo che sia questo il segreto dove l’unico obiettivo in capo è il risultato. Lavorerò perché ci credo fortemente”. Quanto alla sfida che lo attende ha detto: “Per me è una nuova partenza, una sfida personale. Credo molto nella formazione, insegnerà molto anche a me e spero di condividerla con dei ragazzi di alto livello”. Tema, quello della formazione, su cui ha spinto molto anche Trentalange: “Il riscontro migliore lo abbiamo dai genitori di giovanissimi arbitri che ci dicono dei propri figli: ‘Lo vedo cambiato, più ordinato e composto, più serio’. È la migliore soddisfazione”.

sala unica var

—  

Rocchi, fino a ieri coordinatore del progetto Var per la Figc, ha anche parlato della futura sala unica Var che dal piano iniziale di Coverciano sarà invece realizzata in Brianza: “Siamo a buon punto – ha detto- attendiamo gli ultimi input dalla Lega di Serie A, speriamo di partire presto. Non so se già dalla primissima giornata, ma manca davvero poco”.

Precedente La telefonata a Spinazzola, il mercato, Zaniolo e... Con Mou nel primo giorno a Trigoria Successivo RISULTATI EUROPEI 2020/ Diretta gol: Inghilterra-Danimarca l'altra semifinale