Roberto Mancini, Sinisa Mihajlovic e quell'indimenticabile aneddoto ai tempi della Samp

Il mondo del calcio e dello sport italiano piange la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic. Ad annunciare la morte la famiglia con un comunicato stampa firmato dalla moglie Arianna e dai loro 5 figli. Dopo una lunga malattia, l’ex allenatore del Bologna e bandiera di Sampdoria, Lazio e Inter si è dovuto arrendere alla leucemia e si è spento questo pomeriggio in una clinica di Roma, dove era ricoverato da domenica scorsa.

Un lutto che ha sconvolto tutti, soprattutto il ct della Nazionale Roberto Mancini, suo grande amico ed ex compagno di squadra ai tempi della Samp, e poi della Lazio dello scudetto del 2000 con Eriksson. Tra i due c’è sempre stato un legame fortissimo, che poi è diventato indissolubile quando Mancio nel 2006 lo ha scelto come suo vice nell’Inter, dando così inizio alla sua carriera di allenatore. 

Il tassista con la BMW gialla

“Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Ciao Sinisa”, scrive l’Inter su Twitter per salutare Sinisa. Sembra impossibile, considerando il terribile annuncio di oggi, eppure solo qualche tempo fa era proprio Mancini a prenderlo in giro, come si fa con un fratello, raccondando alcuni aneddoti divertenti di quando erano ancora solo due giovani calciatori nel capoluogo Ligure, con tanti sogni e speranze in tasca. Su tutti quello in cui Miha venne scambiato per un tassista.

“Vi racconto un’episodio che non ha nulla a che vedere con il Sinisa calciatore – ha detto l’allenatore dell’Italia -. Lui quando venne alla Sampdoria comprò una macchina gialla, un BMW sportivo. Me lo ricordo così. E un giorno andò a prendere Arianna alla stazione a Genova. Era fermo davanti alla stazione, con questa macchina gialla, e un signore, uscito dalla stazione, è salito dietro. Mihajlovic lo ha guardato e gli ha detto: ‘Che c***o fai qui dietro?’ E il signore gli ha risposto: ‘È un taxi…’. E Sinisa: ‘Ti sembra un taxi questo?’”.


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