Roberto Baggio vince in tribunale: condannato l’animalista che lo definì “buddista ignorante”

Le dichiarazioni dell’ex campione: “È giusto che chiunque si senta offeso possa difendersi. Ognuno nella vita fa quello che vuole, io non ho mai giudicato gli altri e non vedo perché gli altri debbano farlo con me”

22 anni fa incantava San Siro in una notte magica di Inter-Real Madrid, ieri Roberto Baggio ha vinto in primo grado una causa civile per affermazioni ritenute lesive sulla sua passione per la caccia. L’ex calciatore era in un’aula del tribunale di Padova per una causa contro Paolo Mocavero, ex dj a capo dell’associazione ‘Cento per cento animalisti’ che nel 2016 lo aveva offeso per la sua passione per la caccia.

Mocavero è stato condannato a 8 mesi di reclusione e a 5000 euro di risarcimento, più le spese legali. All’indomani della partecipazione di Baggio ad una fiera di cacciatori a Vicenza aveva scritto sul suo sito che Baggio “era un ignorante, perché la sua fede buddista gli dovrebbe impedire di andare a fare i ‘viaggi della morte'”, riferendosi alle trasferte che il calciatore non ha mai smentito di aver fatto all’estero per inseguire la sua passione. L’animalista non si è mai presentato in aula, mentre Baggio ha voluto esserci: “È giusto che chiunque si senta offeso possa difendersi, non ho più avuto nessun contatto con ‘Cento per cento animalisti’, mi è bastato quello che ho sentito dire di me. Ognuno nella vita fa quello che vuole, io non ho mai giudicato gli altri e non vedo perché gli altri debbano farlo con me”.

Stadi senza tifosi

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All’ex campione è stata rivolta dai giornalisti presenti una domanda sul calcio che va avanti senza tifosi negli stadi. “Una grande tristezza”, ha replicato Baggio.

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