Rivivi la conferenza di Spalletti: le parole del ct dell'Italia prima dell'Ucraina


17:35

Spalletti: “Donnarumma come Messi”

“C’è il costume di andare ad attaccare i ragazzi prodigio e talentuosi. Donnarumma ha un dono, a vent’anni era già al top come Messi e altri. Ma è ondamentale lavorarci sul talento, sacrificarsi e non essere presuntuosi per aver quel dono. Quello ti è stato dato, bisogna migliorare”.


17:34

Spalletti: “Ucraina fondamentale”

“I ragazzi li ho trovati splendidi e anche dispiaciutissimi per il risultato, un po’ anche per la prestazione. Abbiamo dovuto analizzare seriamente ciò che è avvenuto. In questa analisi c’è anche il fatto che qualche scusante ce l’avevano perché in quel campo diventava impossibile fare cose di qualità”. Così Luciano Spalletti ai microfoni di Sky. “Si lavora sia sulla tecnica sia sulla tattica: noi abbiamo fatto palestra, abbiamo visto il video e adesso un allenamento sull’analisi video con tutto ciò che abbiamo potuto riconoscere sull’Ucraina, sappiamo che è fondamentale e si va a giocarla con intelligenza e serietà, non esibendo la figura che vogliono gli altri, ma quella che è la nostra forza di professionisti seri. Sapendo di dovere andare a stimolare il piacere di indossare l’azzurro”.


16:58

Spalletti: “Le mie scelte sempre per il bene della squadra”

“Nelle mie scelte farò calciatori contenti e scontenti ma sarà sempre per il bene della Nazionale. Non lo dico io, lo dice la mia storia. Anche quando facevo casino con un singolo era sempre per il bene della squadra, non per una mia presa di posizione. Ora che sono ct questo succederà ancora di più, sarò ferocissimo in queste scelte per il bene della Nazionale”.


16:56

Spalletti: “Siamo una squadra forte”

“Troppa attesa per i risultati? Spesso i calciatori sono specchi che riflettono il pensiero degli altri. Diventano l’immagine di quello che la gente pensa di loro se non hanno una personalità forte. È difficile a volte reagire. Io penso di avere una squadra fortissima. Dobbiamo essere una Nazionale compatta e con dei valori: quando abbiamo vinto con una Nazionale fortissima, la squadra era fatta di amici, unita e compatta, con il piacere di frequentare non uno spogliatoio ma la stanza azzurra. Noi abbiamo vinto con calciatori fortissimi, certo, ma compatti, un gruppo di calciatori corretto. Questo è anche il nostro progetto. Io parlo con il presidente e con la Federazione e questo è anche il mio progetto: avere una rosa non larghissima, chiamare giocatori giovani come faceva Mancini”.


16:50

Spalletti e l’Ucraina

“Ucraina? Sono più organizzati della Macedonia e hanno ben chiaro quello che deve essere l’atteggiamento in possesso palla nostro o loro. Noi facciamo un gioco verticale sapendo interpretare quello spazio. Noi dobbiamo essere bravi a fare questo: loro vorranno fare la partita sulle ripartenze cattive, basta guardare il gol che hanno fatto all’Inghilterra. Bisogna fare una buona fase di possesso per ritagliarci lo spazio in questi spazi angusti e stretti per andarci a giocare dentro”.


16:45

Spalletti e i tifosi di San Siro

“Cosa chiedo ai tifosi di San Siro? Noi dobbiamo saper agire su ogni campo. A volte si reagisce in modo forte con i comportamenti o le parole ma reagiamo a tutto ciò che abbiamo davanti. A volte quando hai molte cose da dire stai zitto e passi da pollo ma per guadagnarci dopo. A San Siro non ho niente da chiedere, siamo noi che dobbiamo meritare il loro comportamento. Ho già assistito a partire della Nazionale a San Siro ed è quello che hanno sempre tenuto. C’è sempre stato calore per la Nazionale e noi dobbiamo guadagnarcelo, li ringrazio in anticipo per questo”.


16:43

Spalletti e Verratti in Nazionale

Verratti ha rifiutato la Nazionale? Non ho fatto in tempo a telefonare a tutti ma a qualcuno ho telefonato. Lui l’ho chiamato e non mi sembra che abbia detto così. Mi ha detto che gli faceva piacere aver ricevuto la chiamata e che avrebbe voluto dare una mano anche da lontano. Anche Bonucci mi ha detto così. Me l’hanno detto tutti quelli con cui ho parlato. Ho parlato anche con alcuni allenatori, alcuni non mi hanno risposto, magari non conoscono il mio numero (ride, ndr). Ma quelli che hanno risposto hanno mostrato collaborazione, si cerca di fare una gestione corretta e il più coinvolgente possibile. C’è un progetto da portare avanti e la prima cosa è qualificarsi. Ansia? Ci accompagnerà sempre, noi dobbiamo qualificarci e ora con questo risultato abbiamo una pressione ancora più forte da portarci sulle spalle. Dobbiamo essere sempre più professionisti e gestire meglio tutte le cose ma poi ci vuole quel livello di personalità e carattere che loro ci hanno lasciato. Dobbiamo essere all’altezza della nostra storia. Dobbiamo essere forti come i campioni mitici, come è stato Buffon”. LEGGI TUTTO


16:39

Spalletti e il campo in Macedonia

“Gestire questa situazione è facile perché per forza dobbiamo battere tutti. Non possiamo tirarci indietro dal tentativo di vincere ogni partita, è evidente, ci deve essere il piacere dell’azzurro nel vederci giocare. Dobbiamo lavorare in questa direzione, fare un buon calcio, che là in Macedonia non abbiamo fatto. Siamo dispiaciuti, i ragazzi per primi. Quando sono entrato nello spogliatoio era evidente che c’era dispiacere per il risultato. Ma in Macedonia il campo era penalizzante, non si può non dire. C’era difficoltà a stare in piedi in alcuni momenti. Una difficoltà per noi e per loro? No, noi volevamo fare la partita, è più facile per chi vuole difendersi. A testimonianza di questo ci sono le parole di Elmas che ha detto parole dure, da professionista vero”.


16:36

Spalletti e la formazione

“Cambi? Dobbiamo ancora fare l’allenamento… Oggi ho una difficoltà oggettiva. Un paio di giocatori non ci saranno perché li abbiamo mandati a casa”.


16:35

Spalletti e gli attacchi a Donnarumma

“C’è come un desiderio segreto di fare questi attacchi, a volte l’ho fatto anche io. Sono partito dagli allievi regionali dell’Empoli e quanta fatica per arrivare dove sono adesso…”.


16:34

Spalletti e i cambi: “Donnarumma titolare”

“Cambi? Donnarumma sarà titolare. È il ruolo del portiere che paga sempre carissimo. A lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che ha bruciato le tappe. Gli è stato donato questo talento, noi invece abbiamo fatto fatica per emergere mentre a lui è stato donato. Lui è aspettato al varco per colpirlo. Purtroppo si ragiona così. È normale commettere errori, se di errori si vuol parlare, ma bisogna stare attenti: i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è donato altrimenti diventa presunzione, se non ci si lavora. A volte alcuni ragazzi si perdono in cose che non fanno parte della professionalità e quando sbagliano è difficile difenderli”.


16:30

Spalletti: “Grazie al Milan”

“Per prima cosa devo ringraziare il Milan per averci ospitato e averci messo a disposizione un centro bellissimo e tutto ciò che ci occorreva per allenarci. Abbiamo avuto anche la possibilità di fare un 11 contro 11 e voglio ringraziare Terzi, mister dell’Under 18 rossonera, per questo”. Luciano Spalletti, ct della Nazionale, inizia così la conferenza stampa alla vigilia di Italia-Ucraina.


16:27

Di Lorenzo: “San Siro ci aiuterà”

“Rischio contraccolpo psicologico dopo l’esclusione dal Mondiale? Per me quella dell’altra sera non è stata una brutta prestazione, dopo abbiamo analizzato bene la partita e ci sono cose da gestire meglio però la voglia era quella di vincere. La squadra è concentrata e non si fa condizionare. Siamo pronti per domani, sappiamo che sarà una partita difficile ma il nostro pubblico ci darà una mano. Giocare a San Siro è sempre emozionante”.


16:25

Di Lorenzo e lo Scudetto con il Napoli

“Scudetto con il Napoli? Sì, mi ha dato più consapevolezza anche a livello personale, come lo ha fatto l’Europeo vinto due anni fa. Sono maturato e mi sento cresciuto anche come calciatore”.


16:24

Di Lorenzo: “Siamo pronti”

“Già questa è una partita importante per noi, ognuna è difficile ma siamo pronti per vincere”.


16:23

Di Lorenzo e i dettagli da migliorare

“Che cosa mi è piaciuto della partita contro la Macedonia del Nord? Quando non si vince non sono mai contento. Abbiamo visto che ci sono state cose fatte bene e altre meno, dovremo lavorare su questi dettagli”.


16:22

Di Lorenzo e la fascia a Immobile

“Come gestisce la tensione Spalletti? L’anno scorso a Napoli abbiamo avuto pochi momenti così ma il mister è così esperto che sa lui come gestire questi momenti. Sulla fascia di capitano, penso che Immobile sia un grande calciatore e una grande persona: è il capitano perfetto per noi. È giusto che la fascia sia sua”.


16:21

Di Lorenzo e il gioco di Spalletti

“Spalletti? Non dobbiamo fare paragoni e aspettarci il gioco fatto a Napoli. Il mister ha un’idea di gioco e di una squadra coraggiosa: anche qui possiamo mettere in pratica quest’idea. Siamo una squadra forte e con qualità. La disponibilità è alla base di tutto, dobbiamo essere bravi a metterla in campo”.


16:19

Di Lorenzo e il Napoli

“Il tempo che abbiamo avuto a disposizione è poco ma non dobbiamo guardare al Napoli dell’anno scorso, ci sono giocatori differenti. Quello che è importante è l’idea del mister e l’identità che vuole dare, di una squadra propositiva che vuole fare la partita. Siamo pronti per portare a casa questa vittoria che è importantissima”.


16:18

Di Lorenzo e il tiro da fuori

“Il mio tiro da fuori? È una delle soluzioni. Nel primo tempo contro la Macedonia ci sono state anche cose fatte bene. C’è grande disponibilità e siamo tutti concentrati su quello che dice il mister”. 


16:17

Di Lorenzo e lo spirito Italia

Inizia Giovanni Di Lorenzo.“Il nostro spirito? È quello giusto. Siamo dispiaciuti per il pari dell’altra sera contro la Macedonia del Nord, serviva partire con una vittoria ma la squadra sta bene e siamo pronto per questa partita importante e andare avanti”.


16:15

Italia agli Europei anche se arriva terza: gli scenari

Semifinalisti in Nations League, l’Italia di Spalletti avrebbe un’altra chance qualora dovesse mancare la qualificazione ai gironi LEGGI TUTTO


16:00

Italia, cosa ha detto Spalletti nello spogliatoio di Skopje

Spalletti quei concetti li ha ripetuti come un martello all’interno dello spogliatoio e anche fuori, a notte fonda nella pancia dello stadio di Skopje, dopo l’esordio pieno di rimpianti LEGGI IL RETROSCENA


15:45

Italia-Ucraina, la probabile formazione di Spalletti

Tutti i dubbi di Spalletti in vista della sfida di San Siro per le qualificazioni a Euro 2024: ecco la probabile formazione che scenderà in campo contro l’Ucraina LEGGI TUTTO


15:30

Spalletti, quando parla in conferenza stampa

Luciano Spalletti parla in conferenza stampa oggi, lunedì 11 settembre alle 16.30, alla vigilia di Italia-Ucraina. Segui sul sito del Corriere dello Sport la diretta.


Milano, centro sportivo Milanello

Precedente Salernitana, lesione per Dia in nazionale: il comunicato del Senegal Successivo Radonjic, Vanja: valigie da 3 mila euro l'una