Ritorna Juric: “Che sofferenza guardare le gare in tv. Toro, ora devi segnare di più”

Il tecnico granata è guarito dalla polmonite e pensa alla sfida di domani contro il Sassuolo: “Per migliorare in fase realizzativa ogni giocatore deve disputare la stagione della vita”

Dal nostro inviato Mario Pagliara

16 settembre – Torino

Sereno, sorridente, in ottima salute. Ivan Juric è tornato ad allenare al Filadelfia lunedì dopo essere guarito dalla polmonite, questa mattina ha tenuto la conferenza della vigilia dopo due giornate di stop forzato (ha saltato Torino-Lecce e Inter-Torino). Domani sederà in panchina nella sfida casalinga dei granata contro il Sassuolo. “È stata davvero una grande sofferenza vedere le partite da casa, non è stato per nulla semplice anche perché non potevo intervenire come avrei preferito nei cambi, nelle scelte, nelle sostituzioni – racconta Ivan Juric -. Beh, diciamo che è stata una sensazione diversa. Adesso finalmente è finita, sto bene e domani torno in panchina”. Prima della sosta, il suo Toro affronterà il Sassuolo. Sarà l’occasione per ricominciare a correre contro la formazione emiliana alla quale mancheranno molti giocatori tra infortuni e squalifiche, ma “io mi aspetto una partita difficilissima – sottolinea subito Juric -. Hanno fatto un mercato faraonico a livello economico, ricostruendo una squadra fortissima. Noi dobbiamo essere tosti, aggressivi, giocare il nostro calcio per metterli in difficoltà”.

LA STAGIONE DELLA VITA

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Uno dei primi aspetti sui quali Juric ha lavorato in questa settimana è il miglioramento della produttività offensiva. Il suo Toro gioca bene, produce tantissimo, spreca troppo. “Questa è una situazione chiara, i numeri sono questi ed è la conseguenza della storia delle carriere dei miei giocatori. Per migliorare questo aspetto, per aumentare il numero dei gol, penso che ognuno dei miei giocatori debba andare oltre, facendo la migliore stagione della propria vita”. Nelle riflessioni sui singoli, si parte subito da Singo e Lazaro: “Singo ha avuto un problema fisico per colpa del quale è rimasto un po’, adesso ha svolto una buona settimana. Vediamo per domani, mentre Lazaro sta facendo bene anche se, secondo me, può fare di più: ha buoni margini di miglioramento”.

BUONGIORNO AZZURRO?

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Una delle più belle esplosioni di questo inizio di stagione del Toro riguarda Alessandro Buongiorno. Con lui il Toro è già oltre Bremer: sempre perfetto, candidato naturale anche domani a guidare la difesa. “Alessandro ha delle forti doti da leader naturale. Gli viene davvero spontaneo essere leader, mi sta crescendo particolarmente a livello umano. Il suo è tutto un altro peso anche all’interno dello spogliatoio rispetto a un anno fa. Anche a livello tecnico: sta sfruttando tutte le conoscenze acquisite nella scorsa stagione, nella quale magari non ha giocato molto”. Siamo alla vigilia delle convocazioni da parte del c.t. della Nazionale, Roberto Mancini. Buongiorno spera in una chiamata: “Io non so se Buongiorno meriti la Nazionale, però sta sfruttando la sua occasione. Dal punto di vista della concentrazione, nella capacità di capire il gioco, è un top”.

GIOCO E VLASIC-RADO

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Juric è soddisfatto di come il suo Toro ha cominciato la stagione: “Il gioco c’è, lo stiamo esprimendo. La squadra deve restare umile, tosta, come stiamo facendo. Già dalla sfida di andata dell’anno scorso proprio contro il Sassuolo abbiamo iniziato a fare dei passi in avanti sul piano del gioco: io ho voluto procedere per gradi, aggiungendo un pezzo per volta. Prima ho voluto dare solidità e concretezza – ricorda Juric -, poi abbiamo aggiunto il miglioramento della manovra. Tante partite, già dell’anno scorso, mi hanno soddisfatto sul piano dell’estetica. Il mio rammarico è cosa sarebbe stato oggi questo Toro se avessi avuto la squadra dell’anno scorso aggiungendo due pezzi. A quel punto mi chiedo: avremmo perso a San Siro o avremmo vinto facile?”. Chiude su Vlasic: “Ci fa fare quello scatto in avanti, spero che continui così: è un trequartista ordinato, che sa muoversi. Radonjic è invece ancora tutto da scoprire, ci ha dato già dei segnali importanti a tratti, una partita sì , una un po’ di meno. A entrambi lascio tanta libertà. Alle volte, da Radonjic voglio che faccia anche le cose senza senso, perché lui piò riuscire a cambiare la partita. Adesso esagero un po’, ma come Leao”.

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