Risultati Premier League/ Classifica aggiornata, partite e marcatori (5^giornata, 16-17-18 settembre 2016)

RISULTATI PREMIER LEAGUE: CLASSIFICA AGGIORNATA, PARTITE E MARCATORI (5^GIORNATA, 16-17-18 SETTEMBRE 2016) – La quinta giornata di Premier League vede il City ancora a punteggio pieno dopo la goleada contro il Bournemouth e United e Chelsea che perdono contatto con la banda di Guardiola a causa delle sconfitte contro Watford e Liverpool, con i “Reds” e l’Arsenal che agganciano proprio Conte a 10 punti in classifica. Dietro il City troviamo a sorpresa l’Everton di Koeman, che a fari spenti è già a 13 punti. Il Tottenham è poco più dietro, a meno quattro dalla capolista e contro il Sunderland ha ritrovato il goal di Kane. E a proposito di squadre ritrovate e di bomber, il Leicester sembra aver superato la mini-crisi e aver scoperto finalmente Slimani, decisivo nel 3 a 0 al Burnely. Chi invece è in crisi nera è il West Ham: l’ammazzagrandi dello scorso campionato ha perso anche contro il WBA e continua ad incassare goal a grappoli. Da segnalare infine la prima vittoria in Premier di Puel con il suo Southampton. 35 le reti segnate in questo quinto turno. Sugli scudi Zuniga, che ha cambiato il match con lo United e Mazzarri, tecnico del Watford. Sulla graticola, di converso, Mou e Pogba. 

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Il Liverpool espugna Stamford Bridge per 2 a 1. Per Conte un punto nelle ultime due partite e primi interrogativi della stagione. I “Blues” sono andati sotto per le reti di Lovren al 17° e di Henderson al 36°: specie nel primo caso sono molte le responsabilità della difesa del Chelsea. Unica nota positiva l’ennesimo goal di Diego Costa, al quarto d’ora della ripresa. I “Reds” con questo successo hanno raggiunto proprio il Chelsea a 10 punti, così come l’Arsenal, vittorioso per 4 a 1 sul campo di un Hull City che deve ringraziare Jakupovic per aver evitato almeno altre tre goal. Sugli scudi Sanchez, autore di una doppietta (17° e 83°) e anche di un rigore fallito. A completare la festa dei Gunners le reti di Walcott al 55° e di Xhaka al 92°. Da segnalare la buona prova del ventenne nigeriano Iwobi, entrato nella ripresa e autore dell’assist per il goal di Walcott, a cui poi ha fatto seguito quello dell’Hull City, firmato da Snodgrass su rigore. A fine partita Phelan, coach ad interim delle “Tigers” ha confermato di aver rifiutato la prima proposta della società per renderlo a tutti gli effetti l’allenatore per la stagione in corso.

Le Tigers restano quindi a 7 punti, raggiunte dopo questo turno da ben quattro squadre, a cominciare dal Leicester di Ranieri, che ha battuto 3 a 0 il Burnley con doppietta di Slimani in due minuti (46° e 48° e secondo goal su assist da urlo di Vardy) per poi chiudere a 12’dalla fine con una autorete di Mee. Ancora meglio in termini di reti ha fatto il Crystal Palace di Parwed, che ha stroncato per 4 a 1 uno Stoke ancora ultimo con un punto e in cui il peggiore è stato Aranautovic, mai pericoloso e in goal solo a match ormai compromesso. Per i padroni di casa match già in cassaforte dopo 11 minuti con le reti di Tominks e Dann. La ripresa è servita solo ad arrotondare con le reti di McArthur e Townsend al 71° e al 75°. A 7 punti arriva anche il WBA, che infligge un’altra batosta al West Ham, che con 13 reti subite in cinque giornate ha la seconda peggiore difesa della Premier. Dopo 56 minuti gli “Hammers” erano sotto 4 a 0 affondati da un doppio Chadli (8° e 56°) e le reti di Rondon e McClean (37° e 44°). L’unico a salvarsi è stato ancora una volta Micheal Antonio, in goal al 61°. Da segnalare la brutta prova di Simone Zaza, fischiato dai suoi nuovi tifosi.

E a 7 punti è arrivato anche il Watford di Walter Mazzarri, che ha fatto il colpo di giornata battendo 3 a 1 lo United di Mourinho. Il tecnico toscano non aveva mai battuto l’uomo di Setubal in carriera e il Watford era 30 anni che non coglieva 3 punti contro i “Red Devils”, alla terza sconfitta in una settimana tra Premier ed Europa League: ora è crisi. Al 34° Capoue ha centrato il quinto goal in cinque giornate, ma al quarto d’ora della ripresa Rashford ha raddrizzato le cose per Mourinho. A 7’dalla fine ecco la mossa vincente di Mazzarri, che inserisce Zuniga: il colombiano dopo nemmeno un minuto segna il goal del nuovo vantaggio e si procura in pieno recupero il rigore che Deeney realizza. Per Mou e Pogba è già tempo di processi. Ride, ovviamente, Guardiola, che vede il suo City disintegrare il Bournemouth 4 a 0 ed allungare sulle pretendenti al titolo. Grande partita di De Bruyne, in rete al 15° e dentro tutti gli altri goal del City, arrivati con il giovane Iheanacho al 25° e nella ripresa con Sterling e Gundogan (48° e 66°).

Dietro il City si conferma l’Everton di Koeman, tecnico preparato ma forse sottovalutato. La seconda squadra di Liverpool sbriga la pratica “Boro” in 20 minuti, il tempo che passa dall’autorete di Stekelenburg, ai goal di Barry (24°), Coleman (42°) e il solito Lukaku (45°), al quarto centro stagionale. E la squadra che fu di Ravanelli resta quindi ferma a 5 punti ed è stata raggiunta dal Southampton, che ha dato seguito alla vittoria in Europa League e ha centrato la prima vittoria anche in Premier, ai danni dello Swansea di Guidolin, battuto da una rete di Austin, al primo centro stagionale. Gallesi ancora a 4 punti, insieme a Bournemouth e Burnley. Everton a -2 dal City e Tottenham a -4 grazie alla vittoria contro il fanalino di coda Sunderland, arrivata grazie ad un rete di Kane al quarto d’ora della ripresa. CLICCA QUI PER I RISULTATI E LA CLASSIFICA DELLA PREMIER LEAGUE 2016-2017

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