Il tecnico fra cambi tattici e facce nuove: vietato fallire. A marzo al via le gare per il torneo continentale. A giugno finali di Nations League. E poi il Mondiale…
20 dicembre – Doha
Finito un Mondiale se ne fa subito un altro. La nuova terra promessa è l’America, il torneo gigante del 2026 in tre Stati (Canada, Usa, Messico) con 48 squadre. L’Italia non può permettersi di perdere un’altra fase finale dopo quelle di Mosca e Doha. Se Russia 2018 è stata un’apocalisse per il sistema, questo secondo torneo di fila senza di noi, in Qatar, ha insinuato pericolosamente la sensazione che non fossimo più indispensabili. Un terzo fallimento consecutivo ci relegherebbe tra le nazionali di cui non si accorge più nessuno, qualificate o meno.