Rilancio Inter, ora in attacco c’è il tris d’assi

MILANOLukaku, Lautaro e Dzeko. Difficile trovare una squadra che abbia tre centravanti di questo calibro. La verità è che Inzaghi ha in mano un vero e proprio tris d’assi, capace di mettere insieme, finora, 15 reti e 10 assist. Peccato che per un paio di mesi il tecnico piacentino abbia dovuto fare a meno di colui che nei piani avrebbe dovuto essere l’asso pigliatutto”.. Big Rom, però, è tornato mercoledì sera e, visto quanto poco ha impiegato per tornare al gol (solo 4’), sembra che abbia tutte le intenzioni di fare la differenza come nell’anno dello scudetto. Il suo problema, in questo momento, è la condizione fisica. Nel senso che, nonostante la rete al Viktoria Plzen, il suo serbatoio è quasi vuoto. I prossimi giorni serviranno per riempirlo, ma ci vorrà tempo.  

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Alleanza con Roc Nation

Scontato che non potrà essere titolare domani sera con la Sampdoria. L’ultima gara di Champions con il Bayern, senza più alcun significato di classifica, sarà utile per fargli accumulare minuti. Poi, però, il 6 novembre, ci sarà la sfida con la Juventus, che si annuncia come una vera e propria battaglia. E’ troppo presto per prevedere quale sarà il livello di forma di Lukaku. Inzaghi lo scoprirà cammin facendo. Intanto, ieri, c’è stata una visita particolare nella sede nerazzurra: si sono presentati il numero uno di Roc Nation, Michael Yormark, e il rappresentante italiano dell’agenzia, Andrea Opi. Evidentemente, non si tratta dei procuratori di Big Rom, ma di coloro che si occupano dei suoi diritti d’immagine e degli aspetti commerciali. In ogni caso, però, hanno peso nelle sue scelte professionali. Sanno bene, dunque, che la volontà dell’attaccante è quella di restare in nerazzurro anche oltre questa stagione. Per l’Inter, quindi, saranno validi alleati nei discorsi con il Chelsea. Che verranno affrontati a tempo debito.

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Rinnovo, perché no?

Come il futuro di Dzeko, vale a dire colui che ha dovuto coprire l’assenza di Big Rom in queste settimane. Il bosniaco viaggia verso le 37 primavere e ha il contratto in scadenza. Sapeva che lo aspettava una stagione all’ombra di Lukaku. Ma quando c’è stato bisogno di lui, ha saputo farsi trovare pronto: 6 le reti totali finora. Dzeko resta un giocatore unico, per la sua capacità di essere una sorta di regista offensivo. Un motivo in più per non escludere che la sua avventura in nerazzurro possa anche proseguire anche oltre questa stagione. Non ci sono stati nemmeno sondaggi ad oggi. Tuttavia, davanti ad una richiesta di ingaggio contenuta, ecco che potrebbe spuntare l’idea di un rinnovo.

Mischiare le carte

La terza freccia di Inzaghi è Lautaro, anche se sarebbe giusto indicarla come prima, alla luce del suo impiego. L’argentino ha attraversato il suo solito periodo di digiuno: ben 8 gare senza gol. Ma rispetto al passato il suo rendimento non ne ha risentito, nel senso che ha saputo comunque rendersi utile, attraverso assist, partecipando alla manovra, ma anche trascinando i compagni. In questo momento è uno dei fari della squadra, che con Lukaku ha sviluppato un’intesa naturale, ma che ha saputo raggiungere una sintonia non scontata pure con Dzeko. Peraltro, anche i due totem hanno caratteristiche che rendono possibile un tandem efficace. A Inzaghi, quindi, il compito di ruotare i tre e sfruttarli al meglio. Un compito piacevole, evidentemente, dopo la lunga attesa per Big Rom. La speranza è che prima o poi si riprenda pure Correa. In questo momento manca soltanto lui. 

Inter, Lukaku è tornato ma Dzeko c'è...

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