Rientrano i big, il calendario è in discesa e…: perché la Juve può rimontare

L’obiettivo di Allegri è continuare a rosicchiare punti già prima della sosta delle nazionali. Ha già affrontato tutte le prime in classifica, si gode il rientro degli assenti con un organico quasi al completo e nelle ultime sei partite è l’unica a tenere quasi il passo di Napoli e Milan

“Rosicchiare ancora qualche punto prima della sosta”: Massimiliano Allegri ha rinnovato dopo l’Inter il proposito di prendersi le prossime due settimane per l’obiettivo di erodere ancora un po’ la distanza col vertice, come il passo di Napoli e Milan ha impedito di fare finora, per arrivare a tirare le somme alla sosta delle nazionali di novembre. Obiettivo fondato, sul medio termine più che a brevissimo, sulla difficoltà dei prossimi impegni, sul recupero di giocatori importanti e sulle sicurezze costruite coi risultati recenti.

IL CALENDARIO

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La Juve ha già affrontato tutte le prime quattro squadre in classifica, battendo la Roma, pareggiando con le milanesi e perdendo nel finale con il Napoli. Il che significa fino all’inizio del girone di ritorno, e dunque fino a tutto il 2021, avere avversarie più alla portata da qui ai prossimi due mesi. L’immediato comunque si chiama Sassuolo, Verona e Fiorentina, tutte avversarie dal percorso rispettabile fin qui e in alcuni casi al di sopra delle aspettative. Comunque solo squadre che la seguono, o al più alla pari in classifica come i viola, con un coefficiente di difficoltà legato più alle contingenze della partita (e alla capacità di ciascuna di rivelare caratteristiche più o meno indigeste) che al valore assoluto delle avversarie.

I RITORNI

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Con l’Inter la Juventus ha ritrovato per l’ultima mezzora Paulo Dybala. Già nell’ultimo quarto d’ora con la Roma, e poi nel finale a San Pietroburgo, era rientrato anche Arthur. Nel derby prima della sosta e poi di nuovo per l’ultimo spezzone con l’Inter ha toccato finalmente il campo Kaio Jorge. Dopo la sosta Allegri aveva recuperato anche Alvaro Morata e a giorni ritroverà a pieno regime anche Adrien Rabiot, assente nel weekend per la riatletizzazione post-Covid. Considerando passeggero l’affaticamento muscolare di Moise Kean, l’unica assenza in questo momento è quella di Federico Bernardeschi: dopo una lunga emergenza soprattutto in alcuni ruoli (attacco) adesso Allegri ha tutti i migliori a disposizione.

LA STRISCIA POSITIVA

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La produzione offensiva della Juve, ancora prima del gioco, è un tema ineludibile e da prendere di petto prima che presenti il conto, se e quando la difesa dovesse tornare ad avere passaggi a vuoto, anche fisiologici. Ma i risultati aiutano a lavorarci con più tranquillità, perché indubbiamente il periodo è positivo: dopo l’inizio shock da un punto in tre gare, la Juve ha una striscia positiva di sei partite, nove compresa la Champions League. In campionato sono quattro vittorie e i due pareggi con le milanesi che comunque possono starci in una tabella di marcia scudetto, e se non fosse stato per gli ultimi 5 minuti sarebbe stato un pari anche col Napoli. Circoscrivendo alle ultime sei giornate, solo la Juve (14 punti) ha tenuto il passo di Napoli e Milan (16), ben oltre le altre (le prime: Verona, Inter e Atalanta a 11). La classifica paga il brutto inizio, ma un cambio di passo c’è già stato.

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