Riecco Rebic, altro assist per il Milan e Pioli sorride. Ora ritrova la Viola

Il croato giocherà contro la Fiorentina da primo in classifica, cinque anni dopo una chance sprecata. La stagione scorsa segnò, ora ci riproverà

I segnali sono chiari e incoraggianti: Ante Rebic sta tornando. Contro il Lilla è arrivato il secondo assist consecutivo dopo quello a Zlatan Ibrahimovic contro il Napoli, ora manca solo il gol. Dopo aver scontato la squalifica in Europa League di inizio stagione e aver superato i problemi fisici, l’attaccante croato sta mettendo in cascina minuti su minuti per tornare nella forma migliore, con i tempi di attesa che si sono drasticamente ridotti a causa dell’infortunio dello svedese. Il croato è infatti un forte candidato alla titolarità come prima punta e in quella posizione i gol non possono mancare. A partire dalla partita di San Siro contro la Fiorentina di domenica pomeriggio, la squadra che l’ha portato per prima in Italia.

Rodaggio

—  

Fino a questo momento Pioli non ha avuto sempre a disposizione Rebic, ma è stato costretto a centellinarlo, a gestirlo di gara in gara. Vista l’incredibile stagione che il croato ha vissuto da protagonista da gennaio in poi, la posizione del giocatore nelle gerarchie di squadra era altissima in avvio di stagione ed è ancora oggi ai vertici, con un curriculum impreziosito dai 12 gol in rossonero del 2019-20. Purtroppo per Ante, però, l’infortunio di ottobre e la squalifica europea ereditata dall’ultima partecipazione gli hanno impedito di giocare con continuità finora. Due le presenze in Europa League e cinque in campionato, con cinque titolarità in tutto. Ora la squadra ha quanto mai bisogno di lui e dell’affinità con il gol dimostrata nella stagione scorsa, per continuare la cavalcata in testa alla Serie A nonostante l’assenza di Zlatan il trascinatore. La forma fisica di Rebic sta migliorando di partita in partita e i due assist negli ultimi due match (allo stesso Ibra e a Samu Castillejo) dimostrano che Ante sta incidendo sempre più. Il prossimo passo sarà tornare al gol, che in questa stagione ancora non è arrivato e manca dal 18 luglio scorso (5-1 al Bologna). La prossima occasione sarà domenica pomeriggio contro la Fiorentina, colori che ha indossato per una stagione e mezza tra il 2013 e il 2016 e a cui ha già segnato a febbraio.

In Viola

—  

I dati dell’esperienza fiorentina di Rebic non sono entusiasmanti, ma raccontano solamente una parte dei suoi 18 mesi in Toscana: 12 presenze e 3 reti, di cui due in Serie A e una in Coppa Italia. Al momento dell’esordio in Italia Ante aveva appena compiuto 20 anni ed era al primo passo nel grande calcio dopo le brillanti gesta in patria all’Rnk Spalato. Alla prima stagione, con Vincenzo Montella in panchina, gli spazi non furono molti, con due titolarità e tre presenze da subentrato: i due gol, però, parlavano già di un giocatore capace di dare del tu al gol. Dopo quell’anno, il prestito stagionale al Lipsia – dove già operava Ralf Rangnick – sempre all’insegna degli scampoli di partita, questa volta senza nessuna rete all’attivo. Quindi il ritorno a Firenze per sei mesi con il nuovo allenatore Paulo Sousa, dove le 7 presenze e l’unico gol realizzato portarono però giocatore e club a optare per un secondo prestito nella sessione invernale di mercato, questa volta in Italia al Verona.

Scuola

—  

Se dal punto di vista meramente statistico l’esperienza di Firenze non è stata memorabile, in senso più lato è stata una tappa fondamentale della carriera del croato, necessaria per la crescita personale del giocatore e indispensabile nel passaggio da “talento in patria” a “giovane promessa” pronta ad affacciarsi nel calcio europeo. A Firenze Ante è diventato grande, si è cominciato a forgiare e ha capito su quali aspetti avrebbe dovuto lavorare maggiormente. Ora Rebic è chiaramente un giocatore diverso rispetto a sette anni fa, ma quei colori potrebbero segnare un nuovo punto di svolta, magari con un gol che permetta al Rebic attuale di ritornare l’arma letale del Milan di Pioli. L’unico ex compagno di squadra che ritroverà domenica è Borja Valero, con cui ha condiviso 9 delle 12 presenze alla Fiorentina. Non certo abbastanza per suscitare una qualche sorta di remora nell’attaccante, soprattutto ora che ha ritrovato una condizione fisica accettabile e che ha aperto la caccia al gol, ormai assente da troppo tempo. Il Milan ha bisogno di lui e delle sue reti.

Precedente Corre, segna e ha conquistato Fonseca. Questo Veretout è oro per la Roma

Lascia un commento