Riecco il gol su calcio piazzato. Ma quanto è difficile il rapporto Ronaldo-punizioni…

Contro il Parma due dei tre gol bianconeri sono arrivati da calci d’angolo. Con CR7 ancora a secco su punizione in questa in stagione, e nuovamente nocivo in barriera…

Nel 3-1 contro il Parma due gol su tre sono arrivati da calci da fermo. Non è una rarità per la Juve, in questo caso l’eccezionalità è data dall’incrocio di due situazioni: per la prima volta una partita è stata decisa unicamente da gol di difensori, e le reti sono state firmate da giocatori come minimo al primo gol stagionale: è stato il caso di De Ligt, e a maggior ragione di Alex Sandro, alla sua prima doppietta. La prima rete del brasiliano nasce da un tocco dalla bandierina, De Ligt confeziona l’assist, col brasiliano finalizza di sinistro. Il gol di De Ligt, quello che mette in cassaforte la gara, arriva invece con un colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Cuadrado (che intanto sale a 9 nella classifica degli assist).

La Juve amica dei calci da fermo

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Secondo i dati Opta, ora sono ora 11 i punti conquistati dalla Juve grazie a 17 gol scaturiti da situazioni di palla inattiva: la fortuna serie era iniziata nella vittoria contro la Samp, quando Bonucci segnò sugli sviluppi di un corner. E ancora il difensore era stato abile a trasformare in gol un tiro dalla bandierina nel 2-1 del derby d’andata. Così come McKennie, stessa gara e stesso tipo di calcio da fermo. Anzi, l’americano si è rivelato il più esperto in materia: tre dei suoi 5 gol in campionato sono partiti da un calcio d’angolo. Ma il giocatore che ha segnato di più a partire da palle inattive è stato Ronaldo: per lui ben 9 reti, in campionato. La sua specialità? Ovviamente i calci di rigore (5), a seguire le azioni nascenti da corner (3), mentre la grande pecca sono le punizioni: da quando veste la maglia bianconera ne ha realizzata una sola, nel derby dello scorso luglio. In questa stagione è invece riuscito a sfruttare una punizione indiretta (sempre contro il Torino), con l’aiuto del Var che ha decretato la regolarità della sua posizione.

CR7 capovolto

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Ma quel che più balza all’occhio è che il rapporto fra Ronaldo e le punizioni si è ultimamente capovolto: non solo il portoghese non riesce a trovare il gol su punizione, ma la sua presenza in barriera sulle altrui punizioni è negativa. L’episodio più eclatante risale alla gara di ritorno contro il Porto: Oliveira batte una punizione, Ronaldo salta girandosi, il pallone passa nel varco aperto e la squadra portoghese si porta sul momentaneo (ma già decisivo) 2-2. Scena con analogo risultato contro il Parma: stavolta CR7 si muove pochissimo, abbassandosi per coprirsi il viso di quel tanto che basta a lasciarsi sorvolare dal pallone di Brugman, che si infila alle spalle di Buffon. Poi la difesa risolverà il match in bellezza, ma il paradosso di Ronaldo che su punizione non segna ma fa segnare resta…

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